Santa Lucia, la tradizione svedese sbarca in Italia ancora una volta

0
384

Tornano quest’anno a Roma e Milano le iniziative delle Ambasciate scandinave

Anche quest’anno la tradizione di Santa Lucia è stata portata in Italia, sia a Roma che a Milano, per iniziativa della Ambasciata di Svezia a Roma e in collaborazione con l’Ambasciata di Svezia presso la Santa Sede, VisitSweden ed Assosvezia. Il corteo è stato formato dagli studenti del liceo musicale “Nordiska Musikgymnasiet” di Stoccolma, che hanno intonato una decina di inni tradizionali.

Un primo concerto si è tenuto il pomeriggio del 9 dicembre alla Basilica di San Pietro, in Vaticano, la mattina del 10 dicembre è stata la volta del negozio di IKEA Porta di Roma, sempre il 10, nel pomeriggio e nella serata, in collaborazione con Roma Capitale si sono svolti anche un concerto nel Cortile del Tempio di Apollo in Circo, in Piazza Campitelli e l’evento pubblico in Piazza di Pietra, davanti al Tempio d’Adriano.

Ruth Jacoby, ambasciatrice di Svezia in Italia, ha introdotto la serata, dove non sono mancati il tradizionale vino speziato caldo (glögg) ed i biscotti speziati (pepparkakor). Era presente con i suoi rappresentanti VisitSweden, che ha fornito informazioni sulla Svezia, dove la data esatta dei festeggiamenti per il Santa Lucia è l’alba del 13 dicembre, quando canti, dolci e candele interrompono il buio invernale e nelle famiglie come negli uffici ci si riunisce ad ascoltare le melodie natalizie e festeggiare la luce in attesa del Natale.

Il corteo di Santa Lucia viene fatto arrivare anche nelle prigioni e negli ospedali, l’idea che domina quindi è che la luce in questa festività arriva anche dove è più buio. Nel corso degli anni il ruolo di chi rappresenta Santa Lucia si è evoluto, dal solo aspetto esteriore al protagonismo della voce necessaria per intonare i canti tradizionali (a Göteborg adesso la Santa Lucia viene scelta in base ad un file audio) fino ad oggi, quando si preferisce valutare per il ruolo anche persone impegnate nel campo dei diritti umani.

 

Aldo Ciummo

Foto © Aldo Ciummo

Articolo precedente“Il vero controllore del popolo”, l’ultimo romanzo di Andrei Kurkov
Articolo successivoPromuovere gli investimenti in Europa
Aldo Ciummo
Giornalista e fotografo specializzato in questioni del Nord Europa e dell’Unione europea, ha vissuto a lungo in Irlanda. Da free lance viaggia spesso nei Paesi scandinavi e scrive in inglese su testate internazionali, tra le quali “Eastwest”, o in italiano per "Eurocomunicazione" e “Startupitalia". In seguito alla laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha studiato Relazioni Internazionali alla Fondazione Lelio e Lisli Basso e Fotografia all’ISFCI a Roma.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui