All’Eurovision cantante “scomoda”, nuovo rischio crisi Mosca-Kiev

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Samoilova, artista disabile, si era esibita in Crimea. Per il Cremlino nessuna provocazione. Intanto l’Ue prolunga le sanzioni contro la Russia fino al 15/9

L’Unione europea ha prolungato fino al 15 settembre 2017 le sanzioni economiche contro la Russia «per le azioni di destabilizzazione» in Ucraina. Le misure erano state introdotte nel 2014. «La revisione della situazione non giustifica un cambiamento nel regime delle sanzioni», si legge in un comunicato dell’Ue. Le misure consistono nel congelamento di beni e divieti di viaggio nei confronti di 150 persone e 37 entità. Nel mentre una nuova crisi diplomatica rischia di scoppiare fra Kiev e Mosca, questa volta sullo sfondo dell’Eurovision Song Contest.

Il “Primo Canale“, una delle principali stazioni televisive russe, ha candidato alla manifestazione Yulia Samoilova – paraplegica sin dall’infanzia, nota per aver vinto diversi contest in patria e per aver partecipato a festival all’estero (link) – a rappresentante della Russia al concorso canoro. Che si terrà proprio a Kiev, a maggio. Peccato che la giovane cantante, 27 anni, si sia esibita in Crimea nel 2015 in occasione delle celebrazioni per l’annessione della penisola ucraina. Questo rischia di riaccendere tutta l’animosità tra Kiev e Mosca.

Il ministro degli Esteri ucraino, Pavel Klimkin, ha definito senza mezzi termini la candidatura di Samoilova come «una provocazione». Lo Sbu, il servizio di sicurezza ucraino, sta effettuando un controllo preventivo ma ha già messo le mani avanti: che la giovane artista disabile sia stata in Crimea è “ufficiale”. Circostanza potenzialmente “fatale” poiché si tratta di una violazione del decreto governativo che richiede ai cittadini stranieri “un permesso speciale per visitare il territorio della penisola”.

Ecco spiegato il fastidio del ministro degli Esteri. «Ritengo» – ha dichiarato- che la legge debba essere unica per tutti: la Russia si esercita da molti anni nella provocazione“. In realtà la scelta di Mosca di partecipare è stata letta da molti osservatori come un gesto di distensione, visto che molte figure nazionaliste avevano proposto di “boicottare” l’edizione ucraina. Sulla questione è intervenuto persino il Cremlino. «È la scelta di un canale televisivo, non vedo alcuna provocazione», ha dichiarato il portavoce di Vlamidir Putin Dmitri Peskov.

«Si tratta di un concorso internazionale e il Paese ospitante deve rispettare le sue regole», ha poi ammonito Peskov. La palla, insomma, ora è nel campo di Kiev, che se decidesse veramente di vietare l’ingresso a Samoilova rischierebbe (forse) una pessima figura. In tutto questo l’Ue ha prolungato – proprio oggi – le sanzioni economiche alla Russia. Le misure consistono nel congelamento di beni e divieti di viaggio nei confronti di 150 persone e 37 entità e hanno scatenato le contro-sanzioni russe al settore agroalimentare Ue che tanto sta facendo soffrire in particolare le aziende italiane. Uno scontro, quello fra Russia e Occidente, condotto ormai ad ogni livello. E che ora rischia di travolgere persino l’Eurovision Song Contest.

 

Arina Moskovskaja

Foto © Sputnik, Eurovision World

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