Approvazione per la Guardia costiera e di frontiera europea

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Il Consiglio Ue ha dato la sua approvazione definitiva, l’avvio delle attività previsto per metà ottobre. A novembre proposta della Commissione per il sistema Etias

Entro 30 giorni è previsto l’avvio delle attività della nuova Agenzia europea dei guardacoste e guardie di frontiera, dopo l’ok definitivo giunto ieri dal Consiglio Ue. Come annunciato dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, nel suo discorso sempre di ieri in Parlamento riunito in plenaria a Strasburgo sullo stato dell’Unione, l’Ue stringe le maglie dei controlli alle sue frontiere esterne per ridurre immigrazione irregolare e lottare contro il terrorismo.

«Ogni volta che una persona entrerà in Ue sarà registrata, con luogo, data e motivo dello spostamento». Bruxelles ha, infatti, allo studio un Sistema di informazioni di viaggio e autorizzazione (Etias, EU Travel Information and Authorisation System) che permetterà uno screening dei viaggiatori di Paesi Terzi che non hanno obbligo di visto, determinando la loro candidabilità ad entrare nell’area Schengen, e se la loro presenza ponga rischi. Per novembre la Commissione conta di presentare la proposta di legge.

untitled_thumb_169_1473695583_1473695583_800_450_80_c1Stesso concetto ribadito dal presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, mentre da domani a Bratislava si riuniranno i 27 leader europei, nel primo vertice informale senza la Gran Bretagna. Nel programma, secondo Tusk, saranno tre le priorità: mettere in sicurezza la frontiera esterna, combattere il terrorismo in Europa e ovunque, riprendere il controllo sulla globalizzazione.

Dunque oggi il Consiglio Ue ha dato la sua approvazione definitiva alla guardia costiera e di frontiera europea. L’adozione del regolamento da parte del Consiglio, avvenuta mediante procedura scritta, apre la strada all’avvio delle attività della guardia costiera e di frontiera europea, come suddetto, a metà ottobre. A presiedere il Consiglio il ministro dell’interno della Repubblica slovacca Robert Kaliňák, che ha dichiarato: «Mi compiaccio della rapidità e efficienza con cui il Consiglio e il Parlamento hanno deliberato su questa importante questione. Il modo in cui gestiamo le nostre frontiere esterne ha un’influenza diretta sull’intero spazio Schengen, comprese le sue frontiere interne. La guardia costiera e di frontiera europea ci aiuterà ad affrontare insieme e più efficacemente le sfide attuali. Solo con una gestione efficace delle nostre frontiere esterne possiamo tornare alla normalità nello spazio Schengen. Non vi è altro modo».

La guardia costiera e di frontiera europea avrà come funzione principale quella di contribuire a una gestione integrata delle frontiere esterne. Garantirà una gestione efficiente dei flussi migratori e assicurerà un livello elevato di sicurezza per l’Ue. Al tempo stesso, contribuirà a salvaguardare la libera circolazione all’interno dell’Unione europea e a rispettare pienamente i diritti fondamentali.

b38349fe-190c-11e6-9120-bc764e093073Sarà composta da un’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera (l’attuale agenzia Frontex con compiti ampliati) e dalle autorità nazionali competenti per la gestione delle frontiere. Al centro delle sue attività ci saranno la messa a punto di una strategia operativa per la gestione delle frontiere e il coordinamento dell’assistenza da parte di tutti gli Stati membri.

Per assolvere la sua missione dovrà:

  • provvedere a una valutazione delle vulnerabilità per quanto riguarda la capacità di controllo delle frontiere da parte degli Stati membri;
  • organizzare operazioni congiunte e interventi rapidi alle frontiere per rafforzare la capacità degli Stati membri di controllare le frontiere esterne e rispondere alle sfide alle frontiere esterne dovute all’immigrazione illegale o alla criminalità transfrontaliera
  • assistere la Commissione nel coordinamento delle squadre di supporto quando uno Stato membro si trova ad affrontare pressioni migratorie sproporzionate in punti specifici della frontiera esterna
  • garantire una risposta concreta nelle situazioni che richiedono un’azione urgente alle frontiere esterne
  • fornire assistenza tecnica e operativa a sostegno delle operazioni di ricerca e salvataggio delle persone bisognose di soccorso in mare durante le operazioni di sorveglianza di frontiera
  • contribuire alla creazione di una riserva di rapido intervento costituita da almeno 1500 guardie di frontiera
  • nominare funzionari di collegamento dell’agenzia negli Stati membri
  • organizzare, coordinare e svolgere operazioni e interventi di rimpatrio
  • promuovere la cooperazione operativa tra gli Stati membri e i paesi terzi in materia di gestione delle frontiere

Nel quadro del miglioramento complessivo delle funzioni di guardia costiera, sarà intensificata la cooperazione tra le competenti agenzie. Per tale motivo, i mandati dell’Agenzia europea di controllo della pesca e dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima sono stati allineati al mandato della nuova guardia di frontiera europea.

La guardia costiera e di frontiera europea inizierà le attività dopo l’entrata in vigore del regolamento il 6 ottobre 2016 (20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale). Le disposizioni relative alla costituzione della riserva e al parco attrezzature tecniche entreranno in vigore due mesi dopo il resto del regolamento e quelle relative alle riserve per i rimpatri tre mesi dopo il resto del regolamento.

 

Ludovico Stella

Foto © 2015 Consiglio dell’Unione europea

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