Emissione di inquinanti atmosferici delle auto: la dichiarazione della Commissione

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Dopo lo scandalo che ha coinvolto la casa automobilistica Volkswagen, l’esecutivo comunitario chiede agli Stati membri di svolgere indagini al riguardo

In seguito alle rivelazioni sul fatto che la casa automobilistica Volkswagen ha usato un impianto di manipolazione per aggirare le norme sulle emissioni di alcuni inquinanti atmosferici, la Commissione europea invita le autorità nazionali a esaminare le implicazioni per i veicoli venduti in Europa e a garantire che le norme Ue sulle emissioni inquinanti siano scrupolosamente rispettate.

La commissaria Elżbieta Bieńkowska, responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le Pmi, ha dichiarato: «Il nostro messaggio è chiaro: tolleranza zero in materia di frodi e rispetto rigoroso delle norme dell’Ue. Elzbieta Bienkowska participating in the High Level Commission expert group on key enabling technologiesAbbiamo bisogno di totale trasparenza e di prove solide per la rilevazione delle emissioni inquinanti». Inoltre, la Bieńkowska ha invitato la Presidenza lussemburghese del Consiglio europeo a mettere la questione all’ordine del giorno del Consiglio Competitività del 1 ottobre.

L’esecutivo comunitario invita tutti gli Stati membri a svolgere le indagini necessarie a livello nazionale e a riferirne i risultati. La Commissione si offre di facilitare lo scambio di informazioni tra gli Stati membri. «Abbiamo bisogno di avere un quadro completo di quanti veicoli certificati nell’Ue sono stati dotati di impianti di manipolazione, vietati dal regolamento Euro 5/6 n. 715/2007/CE. Discuteremo la questione in dettaglio con le autorità nazionali di omologazione nei prossimi giorni».

Brand Name PiracyNella nota ufficiale si legge ancora: «Guardando al futuro, contiamo sul fatto che gli Stati membri si accordino rapidamente sulle misure definitive necessarie affinché la misurazione delle emissioni di inquinanti atmosferici utilizzate per omologare i veicoli riflettano emissioni in condizioni reali di guida e non possano essere falsate da applicazioni fraudolente. La nuova procedura di prova delle emissioni reali di guida (RDE) sarà introdotta all’inizio del 2016, completando l’attuale test di laboratorio. Ma abbiamo ancora bisogno di trovare un accordo sul metodo di omologazione in caso di divergenze di grande entità tra i risultati di laboratorio e i test sulle emissioni inquinanti in condizioni reali di guida. L’accordo su questo pacchetto, oltre alle procedure di prova RDE già adottate, consentirà all’Ue di avere un sistema di analisi delle emissioni reali di guida».

 

Izydor Kozłowski

Foto © European Community e Creative Commons

 

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