Europa in allerta per scongiurare un conflitto tra Iran e Arabia Saudita

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Tensione alta tra Teheran e Riad proprio nei giorni in cui milioni di islamici si recano in pellegrinaggio a La Mecca. Il perenne conflitto tra sciiti e sunniti

Le cancellerie occidentali sono da tempo al lavoro per spegnere i focolai di guerra che da qualche mese infiammano l’Oriente. Non bastasse il conflitto con lo Stato islamico contro il quale le potenze occidentali e la Turchia si sono coalizzate, giunge notizia che la guida suprema dell’Iran l’ayatollah Alì Khamenei ha espresso parole durissime contro la famiglia reale dell’Arabia Saudita.
Accuse che Khamenei ha pronunciato in occasione di un incontro con le famiglie delle vittime di oltre 400 pellegrini iraniani, morti nella calca verificatasi lo scorso anno a La Mecca durante il pellegrinaggio annuale. Altrettanto duro è stato il presidente iraniano Rohani che ha dichiarato qualche giorno fa: «I Paesi del mondo islamico devono coordinarsi per punire il governo saudita».
imagesAlta tensione proprio alla vigilia di un importante appuntamento religioso islamico, il pellegrinaggio in questo mese a La Mecca e la festività di Aid El Kabir – la festa del sacrificio – che si celebra il 13 settembre. In questo giorno milioni di islamici in Europa e nel mondo sacrificano con un rituale un montone. La festività trae origine dal sacrificio effettuato da Abramo che del tutto obbediente all’ordine di Dio (Allah per i musulmani) di sacrificare il figlio sull’altare, questi venne salvato dall’Angelo e sostituito da un montone. L’animale da sacrificare può essere però anche un bovino o un caprino o un ovino o un camelide che viene ucciso mediante sgozzamento. La carne poi verrà divisa in tre parti uguali, una tra i familiari, la seconda va conservata e verrà consumata in seguito, la terza è destinata ai poveri della comunità che non hanno i mezzi per acquistarlo. Ma l’acredine che divide l’Iran a maggioranza sciita e l’Arabia Saudita, unitamente alle altre cinque monarchie di Kuwait, Qatar, Oman e Bahrain a maggioranza sunnita, è dovuta soprattutto al mai sopito scontro tra queste due correnti religiose islamiche.
images2La diatriba del conflitto nasce al momento della morte del profeta Maometto nel 632 d.C. quando le tribù arabe si divisero su chi avrebbe dovuto ereditare quella che era in effetti una carica politica e religiosa insieme. La maggioranza dei suoi seguaci divenuti in seguito noti come sunniti (l’80% circa dei musulmani) appoggiarono Abu Bakr amico del profeta e padre della moglie Aisha. Altri invece sostennero che il legittimo successore di Maometto andava individuato tra i suoi consanguinei e cioè nel cugino e genero, Alì. Questi divennero noti come sciiti. Alì governò per un breve periodo poi i sostenitori di Abu Bakr ebbero la meglio. Il figlio di Alì, Hussein, nel 680 fu ucciso a Kerbala – attuale Iran – dalle truppe del califfo sunnita al potere. Nel tempo i sunniti hanno accusato gli sciiti di essere eretici mentre gli sciiti accusano i sunniti di aver creato sette estremiste. Ora la Mezzaluna sciita parte dall’Iran per raggiungere la Siria di Assad e finisce nel Libano degli Hezbollah mentre gli Stati del Golfo a maggioranza sunnita come Arabia Saudita, Qatar, Oman, Kuwait, Bahrain sostengono i correligionari con denaro contante. Tutte e cinque le ricche monarchie, sono preoccupate per l’allargamento dell’influenza dell’Iran. I rapporti tra Iran e Arabia Saudita sono tesissimi anche perché quest’ultima quattro mesi fa ha interdetto il sorvolo dei suoi territori agli aerei di Teheran che portano i pellegrini a La Mecca. Il compito dell’Europa è disattivare questa bomba che potrebbe scoppiare quanto prima.
Giancarlo Cocco
Foto Bakraeidaladha2016.com, Reporters365.com
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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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