Giornata mondiale dell’Alimentazione 2016

0
345

Alla Fao dei focus sul cambiamento climatico e l’agricoltura sostenibile. Da domani eventi e cerimonie per il tema sempre più importante a livello planetario

“Il clima sta cambiando. L’alimentazione e l’agricoltura anche” è il tema della Giornata mondiale dell’alimentazione 2016. Quest’anno cade di domenica, il 16 ottobre, e sarà celebrata con eventi e cerimonie in oltre 150 Paesi, elemento che la rende una delle tematiche maggiormente celebrate nel calendario delle Nazioni Unite.

wfd2016_webbanner_920x250_it_05Diversi saranno gli appuntamenti a Roma, che avranno al centro i legami critici tra il cambiamento climatico del nostro pianeta, la sicurezza alimentare dell’umanità, e il futuro dello sviluppo sostenibile. In particolare alla Fao, nella sala plenaria, dalle 10 di domani la giornata sarà celebrata con gli interventi di Matteo Renzi, presidente del Consiglio italiano, Lalla Hasnaa principessa del Marocco, José Graziano da Silva, direttore denerale della Fao, Macharia Kamau, inviata speciale dell’Onu per El Niño e il clima, Kanayo Nwanze, presidente del Fondo internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), Ertharin Cousin, direttrice esecutiva del Programma alimentare mondiale (WFP). Vi sarà anche un messaggio speciale di Papa Francesco sulla sicurezza alimentare.

 Nel pomeriggio di venerdì 14 un vertice dei sindaci e rappresentanti provenienti da più di 45 città, tra cui Abidjan, Madrid, Città del Messico e Shanghai – per l’Italia Milano, Bari, Firenze, Parma, Torino, Udine – saranno presenti sempre nella Città Eterna. Al centro della discussione i progressi compiuti nella realizzazione degli obiettivi del “Milan Urban Food Policy Pact”. Lanciato nel 2015, il Patto invita le città a sviluppare sistemi alimentari più sostenibili ed equi, porre fine alla fame urbana, promuovere un’alimentazione sana, ridurre gli sprechi e conservare la biodiversità nel processo di adattamento al cambiamento climatico e di mitigazione dei suoi effetti.

539b5936e7Domenica 16 ci sarà la Zero Hunger Run, una corsa competitiva e non-competitiva organizzata ogni anno in concomitanza della Giornata mondiale dell’Alimentazione, in quasi 20 nazioni. Quest’anno si terrà a Roma, con una corsa competitiva da 10 chilometri e un’altra corsa o camminata non competitiva da 5 chilometri attraverso il centro storico dell’Urbe. Precedentemente conosciuta come “Run for Food” e poi come “Hunger Run”, l’evento è stato rinominato per portare l’attenzione all’impegno di 193 nazioni a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e la loro promessa di porre fine alla fame entro il 2030.

Sempre presso la sede generale Fao nella capitale italiana doppio appuntamento lunedì 17 ottobre: alle ore 12.30, al Sheik Zaye Centre, il rapporto lo Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura di quest’anno (SOFA 2016) fornisce la prova di come l’agricoltura – includendo colture, zootecnia, silvicoltura e pesca – possa contribuire a stabilizzare il clima globale, aumentando allo stesso tempo la produzione alimentare per sradicare la fame. L’agricoltura è responsabile fino a un quinto delle emissioni globali di gas a effetto serra, che fanno del settore una componente essenziale nello sforzo internazionale per affrontare il cambiamento climatico. Il rapporto documenta anche come i costi dell’inazione siano di gran lunga superiori al costo degli interventi necessari.

Sempre lunedì, cerimonia d’apertura alle ore 10, poi si andrà avanti sino al 21 ottobre, nella sala plenaria e in altre sale della sede romana della Fao si svolgerà il Comitato sulla sicurezza alimentare mondiale (CFS): un’importante piattaforma a livello internazionale inclusiva di tutti i soggetti interessati a lavorare insieme per garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione per tutti.  Nella sessione del CFS di quest’anno verranno approvate una serie di raccomandazioni politiche in materia di sviluppo agricolo sostenibile, compresa la zootecnia e l’accesso dei piccoli proprietari ai mercati. Nel corso della settimana avranno luogo diverse tavole rotonde sulla catena di valore aggiunto, sull’esperienza di come utilizzare le linee guida del CFS sulla governance dei regimi di proprietà, sulla trasformazione urbano-rurale e sulla revisione e follow-up degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

 

Sophia Ballarin

Articolo precedenteIl ruolo delle professioni nel terziario in Europa e in Italia
Articolo successivoI RegioStars premiano chi usa al meglio i fondi europei

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui