Gli antieroi di Georg Baselitz in mostra a Roma

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1863

L’arte tragica del pittore tedesco al Palazzo delle Esposizioni. Uno sguardo negli abissi più oscuri e perturbanti del Novecento. Contro ogni totalitarismo

Ombre di uomini dimenticati, ironicamente definiti eroi, emergono dalle nebbie della storia, figure gigantesche eppure fragili nella loro tragica e insostenibile evidenza. I loro corpi mutilati vestono uniformi lacere, le loro membra colossali sono sovrastate da teste minute, come se le loro facoltà mentali fossero state forzatamente ridotte.

Gli eroi di Georg Baselitz, in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma, hanno assistito ai drammi della storia e ne sono usciti sconfitti. La loro vulnerabilità è quella dell’artista stesso, sradicato e in bilico sul baratro di un mondo distrutto.

Viene in mente l’ultima fatica teatrale di Thomas Bernhard, intitolata appunto Piazza degli eroinella quale l’autore austriaco compone un desolato epicedio per la propria patria, amata e detestata al tempo stesso, depravata e deteriorata, di nuovo preda di recrudescenze naziste.

Baselitz nasce nel 1938, proprio alla vigilia del grande carnaio della Seconda Guerra Mondiale, in un ordine distrutto, in un paesaggio distrutto, in un popolo distrutto, in una società distrutta. Il suo venire alla luce in una condizione di sfacelo segna per sempre la sua opera. Il senso di sradicamento è massimo. Non ha combattuto la guerra ma ne è stato comunque devastato. Per questo Baselitz ha in odio ogni totalitarismo.

I suoi eroi hanno gettato lo sguardo nell’orrore, come il Kurtz creato da Conrad, e sono tornati per raccontarlo, muti testimoni di una immane tragedia. La loro presenza costringe l’uomo contemporaneo a interrogarsi, sembra additare una catarsi possibile, anche se dolorosa.

La tensione costante e intransigente fanno di Baselitz un artista estremamente prolifico. L’isolamento gli permette di sfuggire le costrizioni stilistiche, di cercare una libertà assoluta, a qualunque costo. Per questo la sua opera è difficilmente classificabile. Anche i suoi eroi appaiono ambigui, colpevoli e vittime allo stesso tempo. Certamente sono distanti dallo stereotipo dell’eroismo, celebrato per secoli nell’arte. Baselitz contrasta la retorica nazista quanto quella dettata dal realismo socialista. La barbarie hitleriana è stata sostituita da un nuovo ordine, comunque imposto.

La sua galleria di eroi nasce nel biennio 1965/66, quando l’artista si è ormai trasferito nella Germania dell’Ovest, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Eppure Baselitz mostra una ferita insanabile, che non si può rimarginare. I suoi eroi sono degli asociali, come le figure letterarie di Heinrich Böll o quelle filmiche di Fassbinder, afflitti dall’impossibilità di comunicare. Riconoscono il male della guerra, ma si sentono fuori posto anche nella società del dopoguerra, apparentemente positiva, in realtà disperata. Non a caso i lavoro di Baselitz provocano scandalo, vengono rifiutati dai benpensanti e considerato osceni. La società rifiuta di guardare i faccia l’orrore, rifiuta di riconoscere come proprio questo figlio del conflitto.

Baselitz è artista totalmente tedesco, la cui opera non può in alcun modo prescindere dalla storia di questo Paese. Una storia la cui tragicità rappresenta la base per lo sviluppo di un pensiero estetico del tutto originale, con il quale siamo chiamati inevitabilmente a confrontarci.

 

Riccardo Cenci

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Immagini

In evidenza

Rebell
Ribelle / The Rebel
1965
olio su tela / oil on canvas
cm 162,7 x 130,2
Londra, Tate, acquisto 1982
© Georg Baselitz 2017
Photo: Friedrich Rosenstiel, Colonia

Al centro

Der
 moderne Maler
Il pittore moderno / The Modern Painter
1965
olio su tela / oil on canvas
cm 162 x 130
Collezione privata
© Georg Baselitz 2017
Photo: Frank Oleski, Colonia

In basso

Rotgrüner
Il rossoverde / Red-Green One
1965
olio su tela / oil on canvas
cm 151×116
Collezione privata
© Georg Baselitz 2017

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Georg Baselitz. Gli Eroi

Palazzo delle Esposizioni

4 marzo – 18 giugno 2017

Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00 – venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30 – lunedì chiuso

Biglietti: intero  € 12,50 – ridotto € 10,00

Catalogo: Hirmer

 

 

 

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Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

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