Hokusai, Hiroshige e Utamaro. Luoghi e volti del Giappone a Milano

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Un grande viaggio alla scoperta delle poetiche del “mondo fluttuante”, attraverso oltre duecento opere provenienti dal Honolulu Museum of Art in mostra al Palazzo Reale

Si narra che Hokusai (1760-1849) abbia voluto stupire il proprio pubblico realizzando la pittura più grande, un busto di Daruma dipinto su duecento metri quadri di carta stesi in terra, e quella più piccola, l’immagine di un uccello sulla superficie di un chicco di riso. Un episodio che, oltre a testimoniare il carattere eccentrico dell’artista, rende l’idea di una ricerca incessante, del tentativo di cogliere l’essenza fugace della vita racchiusa tanto nell’immensa varietà del cosmo quanto nelle sue manifestazioni più intime.

14-hokusaiNon a caso un altro protagonista dell’arte giapponese come Hiroshige (1797-1858) è stato definito, in maniera forse troppo riduttiva, maestro della foschia, della neve e della pioggia. Nella sua poetica gli agenti atmosferici divengono simbolo dell’incessante mutevolezza del creato, della sua qualità effimera, di ciò che comunemente viene chiamato, con espressione oltremodo suggestiva, mondo fluttuante. Per questo Hiroshige aspira fermare l’attimo, bloccare il tempo in un presente di inattaccabile perfezione. I personaggi che abitano le sue raffigurazioni paesaggistiche non presentano una propria individualità, ma appaiono perfettamente integrati nei diversi scenari da lui creati. Un elemento che rimanda alla dottrina shintoista, secondo la quale l’uomo e la natura sono parte di un tutto unico e concorrono all’universale armonia.

Infine Utamaro (1753-1806), instancabile cantore della bellezza femminile e della sua sensualità. La sua arte sembra voler conferire una qualità immortale alla vita altrimenti precaria delle cortigiane e delle donne più umili, svelandone gli aspetti intimi, senza tralasciare neppure quelli sordidi e scabrosi.

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Tre artisti i quali, in maniere differenti, hanno voluto porre un argine alla fugacità delle cose. La loro opera è ora protagonista di una grande mostra allestita nelle sale del Palazzo Reale di Milano.  Una selezione di oltre duecento opere, in massima parte silografie, ma anche libri illustrati provenienti dalla collezione del Honolulu Museum of Art, suddivise in cinque aree tematiche dedicate al vedutismo, alla tradizione letteraria, alla multiforme declinazione naturale di Hokusai e Hiroshige, alla bellezza femminile vista da Utamaro. Ultima parte del percorso centrata sull’impegno didattico di Hokusai, massimo divulgatore delle tecniche pittoriche e principale artefice della moda giapponese nell’arte europea del XIX secolo. Fu in particolare la Parigi di fine Ottocento ad accogliere i suggerimenti di un’arte che appariva portatrice di una spontaneità e di una immediatezza da tempo dimenticate. Gli impressionisti si nutrirono di tali suggestioni, e in particolare l’immaginario di Van Gogh ne fu totalmente sconvolto.

Paesaggi soffusi di una qualità immateriale e profondamente reali al tempo stesso, pulsanti di varia umanità, corsi d’acqua attraversati da suggestivi ponticelli, onde innervate da una incessante energia, e ancora volti femminili provocanti nella loro imperturbabile eleganza, portatori di una sensualità discreta eppure bruciante, colma di sensuali promesse. Questo il mondo nel quale si trova immerso il visitatore, queste le palpabili atmosfere in grado di trascendere il semplice esotismo per farsi sostanza del nostro bagaglio culturale. Non a caso l’influsso visionario del Giappone è ancora vivo, forse mai come oggi in grado di influenzare la nostra visione del mondo.

La mostra si inserisce all’interno di una serie di eventi che avranno luogo nel nostro Paese nell’arco del 2016 per celebrare il centocinquantesimo anniversario della firma del Trattato di Amicizia e Commercio firmato nel 1866 tra Italia e Giappone. Fra questi la Madama Butterfly di Puccini, scelta come spettacolo inaugurale del Teatro alla Scala.

Riccardo Cenci

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Hokusai, Hiroshige, Utamaro

Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente

Palazzo Reale Milano

Fino al 29 gennaio 2017

Orari: martedì-mercoledì 9.30-19.30 / Giovedì 9.30-22.30 / Venerdì, sabato e Domenica 9.30-19.30

Biglietti: intero € 12,00 ridotto € 10,00

www.hokusaimilano.it

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Immagine in evidenza:

Utagawa Hiroshige

3 – Kawasaki. Il traghetto di Rokugô, dalla serie “Cinquantatrè stazioni di posta del Tôkaidô”, 1848-1849 circa

Silografia policroma, 25 x 37,2 cm

Honolulu Museum of Art

Immagine al centro:

Katsushika Hokusai

Abe no Nakamaro, dalla serie “Specchio dei poeti giapponesi e cinesi”, 1833-1834

Silografia policroma, 52,1 x 22,6 cm

Honolulu Museum of Art

Immagine in basso:

Kitagawa Utamaro

Koharu and Jihei, dalla serie “Modelli alla moda nello stile di Utamaro”, 1798-1799, Silografia policroma, 35,5 x 23,8 cm

Honolulu Museum of Art

 

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Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

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