Mps, la Commissione autorizza la ricapitalizzazione precauzionale

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L’esecutivo comunitario approva le misure di gestione delle attività deteriorate per il Monte dei Paschi di Siena e l’aiuto di Stato secondo la direttiva BRRD n. 2014/59/EU

La Commissione europea ha approvato il piano dell’Italia a sostegno della ricapitalizzazione precauzionale del Monte dei Paschi di Siena (Mps) in linea con le norme dell’Ue, sulla base di un efficace piano di ristrutturazione. Questo contribuirà a garantire la redditività a lungo termine della banca, limitando nel contempo le distorsioni della concorrenza. Mps è il quarto istituto di credito italiano, con una quota di mercato del 7,1% a livello nazionale alla fine del 2016. Il 23 dicembre dello scorso anno Mps ha presentato una domanda di supporto di liquidità.

   La Banca centrale europea a Francoforte sul Meno

L’esecutivo comunitario ha approvato aiuti di Stato per 5,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione precauzionale di Mps, a seguito dell’accordo di massima sul piano di ristrutturazione raggiunto il 1° giugno 2017 dalla commissaria danese reponsabile europea alla Concorrenza Margrethe Vestager e da Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia e delle Finanze italiano. Attualmente sussistono entrambe le condizioni per questo accordo: la Banca centrale europea, nella sua veste di autorità di vigilanza, ha confermato che il Monte dei Paschi di Siena è solvibile e soddisfa i requisiti patrimoniali, e l’Italia ha ottenuto un impegno formale da parte di investitori privati ad acquistare il portafoglio di crediti deteriorati della banca.

Il piano consente a Mps di soddisfare l’eventuale fabbisogno di capitale che si manifesterebbe in caso di peggioramento delle condizioni economiche (in via precauzionale). Per giungere all’approvazione di questo apporto statale, gli azionisti e i creditori subordinati del Monte dei Paschi di Siena hanno fornito un contributo pari a 4,3 miliardi di euro per limitare l’uso di denaro dei contribuenti, come previsto dalla normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato e sulle banche con carenze patrimoniali. Inoltre i detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono state vendute in modo scorretto potranno richiedere un risarcimento alla banca. Mps sarà soggetto ad una profonda ristrutturazione volta a garantirne la redditività futura e ad assicurare che lo Stato italiano riceva una remunerazione sufficiente per il proprio investimento

   Margrethe Vestager

Margrethe Vestager, commissaria responsabile per la Concorrenza, ha così commentato: «Abbiamo approvato l’apporto di capitale a favore di Mps da parte dell’Italia, in linea con le norme dell’Ue, che aiuterà la banca a soddisfare il fabbisogno di capitale nel caso di un peggioramento inatteso delle condizioni economiche. Per garantire la sua redditività a lungo termine, Mps riorienterà il suo modello di business e ripulirà il suo bilancio da oltre 26 miliardi di euro di crediti deteriorati. Per l’approvazione di questo apporto di capitale è stato necessario il contributo ai costi della ristrutturazione da parte dei detentori di obbligazioni subordinate e degli azionisti, in linea con il requisito di “condivisione degli oneri” previsto dalla normativa sugli aiuti di Stato dell’Unione europea».

Per il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, responsabile per la Stabilità finanziaria, «in funzione delle circostanze specifiche, le norme dell’Unione bancaria prevedono diverse soluzioni per gli istituti di credito che necessitano di nuovi capitali. In ogni caso, le soluzioni che sono state messe in atto dovrebbero proteggere la stabilità finanziaria in Europa e ridurre l’onere a carico dei contribuenti. Per quanto riguarda Mps, sussistono le condizioni per una ricapitalizzazione precauzionale. Ai costi hanno partecipato anche gli azionisti e i detentori di obbligazioni subordinate».

   Valdis Dombrovskis

La normativa dell’Unione europea, in particolare la direttiva sul risanamento e la risoluzione degli enti creditizi (BRRD, dall’acronimo inglese per Bank Recovery and Resolution Directive, direttiva n. 2014/59/EU), offre allo Stato la possibilità di iniettare capitale in una banca solvibile, a condizione che vengano rispettati determinati criteri (la cosiddetta “ricapitalizzazione precauzionale”). In questo contesto gli aiuti di Stato possono essere concessi solo in previsione dell’eventuale fabbisogno di capitale che si manifesterebbe in caso di peggioramento delle condizioni economiche e non fanno scattare la procedura di risoluzione della banca. L’opzione della ricapitalizzazione precauzionale per le banche solvibili nel quadro della BRRD è stata concordata dal Parlamento europeo e dal Consiglio al momento dell’adozione della direttiva.

Il 23 dicembre 2016 Mps ha annunciato l’intenzione di richiedere una ricapitalizzazione precauzionale a seguito del fallimento del tentativo di ottenere per intero il capitale necessario da investitori privati. Questo tentativo era scaturito dai risultati ottenuti dalla banca nelle prove di stress (stress test) condotte nel 2016 in tutta l’UE dall’Autorità bancaria europea (in inglese European Banking Authority, da cui la sigla EBA con cui è maggiormente conosciuta) e dalla Banca centrale europea, che avevano evidenziato una carenza di capitale nello “scenario sfavorevole”, che simula un ipotetico peggioramento delle condizioni economiche.

Il piano dell’Italia per affrontare questa carenza di capitale si articola nei seguenti punti:

·         in linea con il “principio di condivisione degli oneri” previsto dalla normativa sugli aiuti di Stato dell’Ue, i detentori di obbligazioni subordinate e gli azionisti hanno fornito un contributo pari a 4,3 miliardi di euro, derivante dalla conversione delle obbligazioni subordinate in azioni e dalla diluizione degli azionisti esistenti;

·         Mps ha venduto alcune attività raccogliendo capitale privato per mezzo miliardo di euro;

·         il capitale restante, pari a 5,4 miliardi di euro, sarà fornito dallo Stato in cambio di azioni di Mps (acquistate a prezzo ridotto).

Globalmente, il piano assicura che vi siano risorse private sufficienti per coprire le perdite attuali e potenziali del Monte dei Paschi di Siena.

Inoltre i detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono stati vittime di vendita scorretta e soddisfano determinati criteri di ammissibilità possono richiedere un risarcimento, che comporterà uno scambio delle loro azioni convertite in obbligazioni privilegiate Mps. Tale risarcimento è un corrispettivo del tutto distinto dalla condivisione degli oneri ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato dell’Ue. Il Monte dei Paschi prevede una spesa fino a 1,5 miliardi di euro per il risarcimento dei detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono stati vittime di vendita scorretta.

Piano di ristrutturazione

Poiché una ricapitalizzazione precauzionale comporta l’uso di denaro dei contribuenti, la normativa dell’Ue sugli aiuti di Stato stabilisce che si possano conferire fondi pubblici solo nelle banche che hanno una prospettiva di redditività a lungo termine. A tal fine, le banche devono attuare una profonda ristrutturazione volta a garantire tale redditività. Inoltre, lo Stato deve ricevere un’adeguata remunerazione per il capitale conferito.

Il piano del Monte dei Paschi di Siena prevede che la ristrutturazione si svolga nel corso di cinque anni, durante i quali:

·         la banca prevede di riorientare il suo modello di business verso la clientela al dettaglio e le piccole e medie imprese, di aumentare l’efficienza e di migliorare la gestione del rischio di credito. Nell’ambito di questo processo, conformemente alla normativa dell’Ue sugli aiuti di Stato, l’alta dirigenza della banca sarà soggetta ad un tetto retributivo (relativo al pacchetto retributivo complessivo) corrispondente a 10 volte il salario medio dei dipendenti di Mps;

·         un altro elemento fondamentale del piano è la cessione a condizioni di mercato di un portafoglio di crediti deteriorati di 26,1 miliardi di euro ad una società veicolo finanziata con fondi privati. Questa operazione sarà finanziata parzialmente dal fondo Atlante II. Inoltre Mps venderà a investitori privati i titoli senior con rischio più basso appartenenti alla società veicolo. Per favorire la vendita, la banca chiederà di avvalersi della garanzia statale a condizioni di mercato per la tranche senior nell’ambito dello schema di garanzia dello Stato italiano (il cosiddetto “GACS”, “Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze”, uno schema che non comporta aiuti approvato dalla Commissione nel febbraio 2016).

Queste azioni contribuiranno a garantire la redditività a lungo termine del Monte dei Paschi. La Commissione ha inoltre confermato che il piano di ristrutturazione è volto a far sì che lo Stato percepisca una remunerazione adeguata per il suo apporto di capitale.

Infine il piano contempla anche diversi impegni per limitare le distorsioni della concorrenza, ad esempio il divieto di pubblicizzare l’aiuto di Stato e di ricorrere a pratiche commerciali aggressive.

 

Angie Hughes

Foto © Wikicommons, Banca centrale europea

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Angie Hughes
Scrivere in italiano per me è una prova e una conquista, dopo aver studiato tanti anni la lingua di Dante. Proverò ad ammorbidire il punto di vista della City nei confronti dell'Europa e delle Istituzioni comunitarie, magari proprio sugli argomenti più prossimi al mio mondo, quello delle banche.

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