L’inflazione in Italia corre più del previsto ad aprile (+1,9%)

0
989

Rialzo improvviso dell’indice dei prezzi al consumo, a un passo da quello tedesco, mentre a Bolzano (+2,6%) e in altre 10 città ha raggiunto o superato il due per cento

L’Istat rivede al rialzo di un decimo di punto le stime preliminari sull’indice dei prezzi al consumo fino a un aumento dell’1,9% su base annua, in netta accelerazione dall’1,4% di marzo. Si tratta del tasso più alto da oltre quattro anni in Italia, a un passo da quello tedesco (il 2%) e in linea con gli obiettivi delle politiche della Banca centrale europea (Bce).

Se da un lato la deflazione del 2016 rimane solo un ricordo, dall’altro lato la ripresa dei prezzi non è soltanto una buona notizia. Man mano che l’inflazione torna a salire nei Paesi dell’Eurozona, infatti, diventa più difficile per il presidente della Bce, Mario Draghi, difendere le politiche espansive come il Quantitative easing (Qe), che è deciso per adesso a mantenere, dall’assalto dei falchi.

Inoltre, la ripresa dei prezzi in Italia non è tanto dovuta ai consumi, che nel primo trimestre dell’anno sono rimasti quasi fermi in volume, quanto a fattori esogeni come i prezzi dell’energia. Ad aprile la spinta arriva dai rincari delle tariffe dell’energia elettrica (+5,4%) e del gas (+5,9%), oltre all’impennata dei prezzi dei trasporti per effetto delle vacanze di Pasqua e del ponte del 25 aprile.

I biglietti dei traghetti sono aumentati del +43,1% dallo scorso anno, quelli degli aerei del +36,9%, e quelli ferroviario del +12,4%. Le associazioni dei consumatori denunciano le “solite speculazioni” sulle ferie degli italiani e gridano alla “stangataper gli italiani. Il Codacons stima che l’aumento dell’inflazione porti rincari di 570 euro l’anno per la famiglia tipo, mentre Federconsumatori e Adusbef danno una cifra poco più bassa (562 euro).

Per una coppia con due figli, calcola invece l’Unione nazionale consumatori, la batosta raggiunge 772 euro, con profonde differenze territoriali. A Bolzano, il capoluogo più caro d’Italia con un’inflazione del 2,6%, i rincari toccano 1.406 uro. E la città altoatesina è in buona compagnia: anche in altre dieci città i prezzi hanno raggiunto o superato ad aprile aumenti del 2%.

Dal fronte delle imprese, l’ufficio studi Confcommercio, invita ad evitare gli allarmismi perché sui prezzi di aprile «hanno pesato fattori stagionali». L’ufficio economico di Confesercenti si spinge oltre e vede “qualche segnale incoraggiante” in uno scenario ancora di incertezza, come gli aumenti registrati sul fronte dei consumi turistici o il rialzo dell’inflazione di fondo, al netto dell’energia e degli alimentari freschi, all’1,1%. Coldiretti attribuisce invece lo slancio dell’inflazione ai prezzi dei vegetali freschi, che – seppur lontani dal rincaro record del 37,2% di febbraio – sono aumentati del 12,9% rispetto al 2016, per effetto di una “pazza primavera” segnata da nubifragi, grandine, siccità e gelate.

 

Angie Hughes

Foto © Istat

Articolo precedenteGrecia, Atene e Salonicco oltre le isole per la stagione 2017
Articolo successivoLa Menorà, storia di un simbolo perduto
Angie Hughes
Scrivere in italiano per me è una prova e una conquista, dopo aver studiato tanti anni la lingua di Dante. Proverò ad ammorbidire il punto di vista della City nei confronti dell'Europa e delle Istituzioni comunitarie, magari proprio sugli argomenti più prossimi al mio mondo, quello delle banche.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui