“Marketing dei prodotti enogastronomici all’estero”

0
867

Presentato a Roma il volume di Slawka G. Scarso, Luciana Squadrilli e Rita Lauretti, una guida per l’export del Made in Italy con consigli e strategie per produttori

Il made in Italy da sempre esercita grande appeal all’estero, in particolar modo per quanto riguarda i prodotti del settore agroalimentare. Affacciarsi sui mercati stranieri, tuttavia, non è sempre semplice per i produttori, soprattutto se non possono accedere ai grandi servizi internazionali di marketing.
In questo contesto si colloca il libro di Slawka G. Scarso, Luciana Squadrilli e Rita Lauretti “Marketing dei Prodotti Enogastronomici all’Estero” (Edizioni LSWR), presentato martedì scorso a Roma, presso la sede della Cia-Agricoltori italiani. Una presentazione tutta al femminile in cui, accanto alle tre autrici, hanno discusso di export del made in Italy, anche Nerina di Nunzio, direttore dello IED di Roma e moderatrice dell’incontro e il direttore nazionale della Cia Rossana Zambelli.

Slawka G. Scarso, Luciana Squadrilli e Rita Lauretti sono tre donne con una lunga esperienza nel settore, con competenze specifiche in diversi ambiti: dalla comunicazione, al marketing alla vendita. Tre professionalità che si sono incontrare per dare vita a un libro che vuole essere una vera e propria guida con consigli e strumenti strategici per poter lanciare i propri prodotti sul mercato internazionale. Un volume agile e facilmente consultabile, in cui non mancano esempi pratici e case history di piccole e medie realtà imprenditoriali.

All’interno del libro, ampio spazio viene dedicato all’export manager, una figura professionale che sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese, il cui compito è proprio quello di valorizzare le eccellenze enogastronomiche nazionali e proporle all’estero, con un particolare riguardo per le realtà artigianali e di nicchia che spesso rappresentano dei veri e propri “tesori” tutti italiani.

A chiudere la presentazione, anche un intervento del presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, che ha voluto sottolineare le grandi potenzialità dell’enogastronomia made in Italy nel mercato internazionale, evidenziando  come, per avere successo all’estero sia fondamentale una visione aperta del settore, «lontano da atteggiamneti di protezionismo».

 

Valentina Ferraro

Articolo precedenteTajani, Europa politica unica strada per risposte concrete ai cittadini
Articolo successivoFinlandia, discussioni nel governo e dilemmi internazionali
Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui