Per il Pontefice «l’Europa non perda i suoi valori e principi, ma aiuti i migranti disperati». Mentre la Commissione si schiera contro le misure al confine tra Italia e Austria
Papa Bergoglio sabato 16 aprile sarà a Lesbo, l’isola della Grecia a poche miglia dalle coste turche che ospita migliaia di profughi e richiedenti asilo che cercano di entrare in Europa attraverso questa “porta”. Il Santo Padre sarà ricevuto dal primo ministro Alexīs Tsipras e quindi da Sua Santità Bartolomeo Patriarca della Ecumenico di Costantinopoli (insieme a Papa Francesco nella foto sopra), da Sua Beatitudine Ieronymos Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, ci sarà anche Mons. Papamanolis presidente della Conferenza episcopale greca.
«Sarà una visita importante» – ha dichiarato Padre Federico Lombardi (nella foto a destra) nella conferenza stampa di presentazione di questa iniziativa voluta dal Papa e dal Patriarca Bartolomeo – «il viaggio è strettamente umanitario» ha precisato Lombardi. «Dopo l’arrivo all’aeroporto di Mytilene il Santo Padre si trasferirà con un minibus insieme a Sua Santità Bartolomeo e all’Arcivescovo di Atene Ieronymos al campo che ospita circa 2500 rifugiati. Qui incontrerà anche 150 minorenni ospiti del campo, poi raggiungeranno una grande tenda dove saluteranno una delegazione di 250 richiedenti asilo. Seguirà un pranzo dei tre leader religiosi, in un container alle spalle del podio, al quale parteciperanno otto profughi probabilmente siriani, accompagnati da interpreti. Subito dopo si sposteranno sempre in minibus presso il porto di Mytilene distante circa otto km, quì vi sarà l’incontro con la piccola comunità di cattolici – un centinaio circa – che abitano nell’isola con un breve discorso di Papa Francesco. Seguirà un minuto di silenzio per ricordare le centinaia di profughi morti in mare e per l’occasione tre bambini getteranno in mare delle corone di fiori».
Il fatto che gli ospiti del centro siano in maggioranza musulmani è la riprova, ha detto Padre Lombardi, che l’attenzione della Chiesa per i profughi e la questione umanitaria prescinde dalle confessioni religiose. Durante la visita vi saranno brevi discorsi dei tre leader religiosi, non è previsto alcun discorso da parte di Tsipras – ha precisato Padre Lombardi ad una richiesta specifica di un giornalista – né tanto meno vi saranno rappresentanti dell’Unione europea o della Turchia.
Di fronte al dramma di tante persone e ad «alcuni Paesi europei che stanno “blindando i confini”, la presenza di Papa Francesco e di Sua Santità Bartolomeo in questa isola, sta ad indicare come in cima alle priorità della Santa Sede vi sia la necessità, da parte dell’Europa, di dare una risposta certa alle migrazioni». E come ebbe a dire Papa Francesco qualche mese fa nel suo discorso al corpo diplomatico accreditato in Vaticano «nonostante le paure generate dal terrorismo è opportuno per l’Europa non perdere i suoi valori e i principi di umanità…occorre dare ascolto alla voce di tanti disperati e di non lasciarsi vincere dalla assuefazione e da quel senso di indifferenza verso il prossimo che spinge a disinteressarsi dell’umanità degli altri e finisce per rendere le persone pavide e ciniche».
A proposito di migranti, ieri il commissario europeo alle migrazioni Dimitris Avramopoulos ha ammonito Vienna, che sta costruendo una barriera anti-migranti al confine tra Italia e Austria: «Il muro non è la soluzione». Per l’Italia si aggiungerebbero conseguenze negative in quanto attraverso i valichi con l’Austria ci sono in gioco 140 miliardi di interscambio commerciale del nostro Paese con gli altri Stati membri dell’Ue.
Giancarlo Cocco
Foto © wikiwand.com (apertura), ncregister.com (Padre Lombardi) e businessinsider.com (cartina)