Pe: occorre proteggere le minoranze religiose dall’Isis

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Appello alla comunità internazionale per combattere lo sterminio delle minoranze religiose da parte del Parlamento europeo in una risoluzione approvata

European flag at half-mast in the European Parliament in Brussels following yesterday's attacks in Paris.Nei giorni scorsi gli eurodeputati hanno approvato una risoluzione che chiede alla comunità internazionale d’intraprendere azioni immediate per combattere il sistematico sterminio di massa delle minoranze religiose, compiute dal cosiddetto Stato islamico in Iraq e in Siria. Il testo approvato ha chiuso il dibattito che era iniziato il 20 gennaio con l’Alto rappresentante per la Politica estera della Ue Federica Mogherini. E’ stato ribadita dai parlamentari europei la ferma condanna all’Isis o Daesh con le vergognose violazioni dei diritti umani che deliberatamente prendono di mira, oltre i cristiani, anche sciiti, sabei, turkmeni e yazidi, e tutte le altre minoranze che si discostano dall’interpretazione integralista dell’islam. Gli eurodeputati hanno ricordato come, secondo lo statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, queste violazioni equivalgano a “crimini di guerra”, ”crimini contro l’umanità”e “genocidio” e come tali devono essere contrastati.

European flag and French flag at half-mast in the European Parliament in Brussels following yesterday's attacks in Paris.Nella risoluzione approvata per alzata di mano, si richiede all’Unione europea di nominare un Rappresentante speciale permanente per le libertà religiose e di credo e chiede «a tutti i Paesi della comunità internazionale di impedire crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidi all’interno dei propri territori». Il testo aggiunge che tutti gli Stati membri della Ue dovrebbero aggiornare i loro sistemi giuridici e legislativi, al fine di impedire che loro cittadini partano per unirsi agli uomini dello Stato islamico o ad altre organizzazioni terroristiche e siano sottoposti il prima possibile a procedimenti penali.

TAJANI, Antonio (EPP, IT) - EP Vice-PresidentIn proposito è intervenuto Antonio Tajani, primo vicepresidente del Parlamento europeo, che ha dichiarato: «dobbiamo rompere il silenzio sul genocidio ed aiutare concretamente le minoranze religiose perseguitate. Se non interveniamo subito entro il 2020 non ci saranno più cristiani in Iraq e Siria» e ha evidenziato che «l’Europa non può solo occuparsi di banche e di mercati finanziari ma dobbiamo promuovere i valori su cui si basa il nostro progetto di integrazione: il diritto alla vita, l’inviolabilità della dignità umana e la libertà di manifestare la propria religione. E’ necessario rafforzare il dialogo tra le diverse confessioni (come ribadito anche da Papa Francesco in una sua recente udienza) e condannare chiunque uccida invocando Dio. Chi spara in nome di Dio spara contro Dio» ha concluso Tajani.

 

Giancarlo Cocco

Foto © European Parliament, 2016

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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