Terremoto: tutto il mondo si stringe intorno all’Italia

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Renzi: «Non lasceremo da solo nessuno». Juncker: «Pronti a fornire assistenza in qualsiasi modo possiamo». Obama: «Vicini al dolore degli italiani»

La terra che trema, l’incubo che si ripete. Sono le 3,36 quando arriva la prima, violenta scossa. Magnitudo 6 epicentro nei pressi di Accumoli (Rieti). L’onda lunga del sisma attraversa l’Italia, da Bologna al Gargano. Si avverte forte anche a Roma: le persone vengono svegliate nel cuore della notte, fissano attoniti i lampadari che traballano, alcuni escono in strada terrorizzati. Quasi un’ora dopo (alle  4,33) una seconda scossa, di magnitudo 5,4 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). È una notte di panico e terrore per il centro Italia, dove si susseguono oltre 200 scosse nel corso di tutta la giornata. E il pensiero corre al 2009, all’Aquila. La tragedia si sta ripetendo, ormai non vi sono più dubbi. La situazione è particolarmente critica per tutti coloro che si trovano nel Reatino e nelle Marche. Amatrice, Pescara del Tronto e Arquata i centri maggiormente colpiti,  dove lo scenario post sisma è apocalittico. Si tratta di luoghi devastati, dove quasi ogni casa è stata rasa al suolo dalla violenza del sisma. Le parole dei primi cittadini, sono quanto mai eloquenti: «Non c’è una casa che sia agibile. Non una» dichiara Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli. Mentre il primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi, dice: «Metà paese non c’è più, la gente è sotto le macerie».

Siamo di fronte a un disastro di proporzioni enormi. Nella serata di ieri, arriva il primo bilancio ufficiale della Protezione Civile sui feriti: 270. Numeri più che mai provvisori. Per quanto riguarda le vittime, è il premier Matteo Renzi che ieri,  dopo aver visitato i luoghi della tragedia, dà la notizia delle «almeno 120 vite spezzate» (questa mattina sono già più del doppio). Dopo aver visto con i propri occhi la vastità dei danni, il presidente del Consiglio italiano ha dichiarato: «Non lasceremo nessuno da solo. L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni. Questo – ha aggiunto – è il momento delle lacrime, della preghiera, del rispetto», assicurando che il governo metterà subito in atto i primi provvedimenti. A partire dal Consiglio dei ministri di oggi, con la dichiarazione dello stato di emergenza per le zone colpite e lo stanziamento dei 234 milioni del Fondo per le emergenze nazionali.

Nelle ore drammatiche che hanno seguito il sisma che ha duramente colpito il centro Italia, le manifestazioni di vicinanza e solidarietà sono state vigili del fuocomoltissime: prime fra tutte quelle dei tanti volontari che si sono precipitati sui luoghi della tragedia per poter dare una mano. Oltre alle principali cariche istituzionali italiane, anche dall’estero sono arrivati messaggi di sostegno alle popolazioni colpite. Il presidente della Commissione europea, Juncker, in una lettera indirizzata al premier italiano scrive: «Siamo, come sempre, in solidarietà con la nazione italiana e siamo pronti a fornire assistenza in qualsiasi modo possiamo». Allo stesso modo anche il commissario europeo responsabile degli aiuti umanitari, Christos Stylianides, ha annuniciato su twitter la piena disponibilità dell’Unione europea a sostenere il Belpaese in questa tragica emergenza. Anche il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, ha rivolto il suo messaggio di vicinanza all’Italia tramite twitter:  «Spezzano il cuore – ha scritto dal suo account – le immagini della distruzione provocata dal terremoto in Italia. Le mie più profonde condoglianze alle famiglie delle vittime. Un grande grazie ai volontari, alle autorità, alla protezione civile e a tutti quelli che stanno prestando soccorso».

Dall’Ue, non poteva mancare la voce dell’Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini che ha dichiarato: «Un dolore profondo mi unisce alle famiglie del mio Paese colpito questa notte dal terremoto. L’Unione europea è pronta ad aiutare l’Italia».

Il presidente Usa, Barack Obama, in una telefonata con il presidente della Repubblica Mattarella, ha sottolineato che «Gli Stati Uniti d’America sono vicini al dolore degli italiani per le vittime del terremoto e sono pronti a offrire aiuti e assistenza».

Papa Francesco ha rimandato la catechesi del mercoledì, e si è detto «fortemente commosso». «Non posso – ha affermato Bergoglio – non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza alle persone presenti in tutti i luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura».

Intanto si diffondono, anche grazie alla potenza dei social, i numeri della Protezione civile: 800840840; e della sala operativa della protezione civile Lazio: 803555.

Anche la Croce rossa si sta servendo dei social media per dare indicazioni su come comportarsi in caso di ulteriori scosse e favorire le comunicazioni e le operazioni di soccorso.

 

 

 

 

 

 

Valentina Ferraro

Foto © Abcnews, Dipartimento dei Vigili del Fuoco

 

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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