Le modifiche alle regole del Fse approvate dal Pe prevedono lo stanziamento dei finanziamenti Ue per inserire nel mondo del lavoro fino a 650.000 giovani
L’iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI) dell’Unione europea votata in settimana dall’Europarlamento con la procedura della codecisione, in prima lettura, contribuisce ai finanziamenti del Fondo sociale europeo (FSE) negli Stati membri con regioni dove la disoccupazione giovanile supera il 25%. La proposta della Commissione europea è stata approvata senza emendamenti con 632 voti favorevoli, 30 contrari e 31 astensioni.
Il numero di giovani tra i 15 e i 25 anni di età che non sono impiegati, o che non proseguono gli studi o la formazione, è in crescita in modo allarmante, soprattutto negli Stati membri che incontrano maggiori difficoltà a rientrare nel finanziamento di altri programmi comunitari. Anticipare lo stanziamento dei fondi può quindi essere di grande aiuto, dicono gli eurodeputati.
Per il periodo 2014-2020, il finanziamento dell’Iniziativa per l’occupazione giovanile è pari a 3,2 miliardi di euro, che saranno accompagnati da almeno altri 3,2 miliardi di euro in stanziamenti nazionali provenienti dall’FSE. Nel febbraio di quest’anno, la Commissione europea aveva approvato 28 dei 34 programmi operativi YEI, ognuno dei quali potrebbe ricevere fino a un terzo degli stanziamenti totali previsti per il 2014-2020, non appena le norme modificate entreranno in vigore.
Il miliardo di euro in finanziamenti per l’Iniziativa per l’occupazione giovanile, che sarà a disposizione quest’anno, aumenterà il tasso di pre-finanziamento nel suo stanziamento di bilancio del 2015 dall’1-1,5% fino al 30% Ma non si tratta di nuovi finanziamenti, in quanto i fondi erano già stati previsti. Gli Stati membri saranno così in grado di avviare i progetti di cui hanno bisogno, ma le operazioni dell’Iniziativa per l’occupazione giovanile dovranno essere attuate entro la fine del 2018. Il progresso sul campo, nei primi anni, sarà cruciale per il successo globale dell’iniziativa.
I Paesi che beneficiano dell’iniziativa sono Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Per l’eurodeputata relatrice, la francese Elisabeth Morin-Chartier (PPE), «Siamo in corsa contro il tempo e l’Europa sta accelerando sull’occupazione giovanile. La sfida era quella di raggiungere un accordo ampio e condiviso in un tempo record. E quando siamo determinati, l’Ue è efficace».
Le modifiche devono ora essere approvate dal Consiglio dei ministri dell’Unione europea, e avranno effetto il giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.
Angie Hughes
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