Un mondo di contrasti per Jakob Tuggener al MAST di Bologna

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La mostra del fotografo svizzero fino al 17 aprile nel capoluogo emiliano. L’artista poliedrico, anche pittore e regista, mette in evidenza le differenti anime delle immagini

Un legame sottile e quasi invisibile accomuna il vorticoso mondo dell’alta società elvetica agli oscuri recessi industriali, visti attraverso l’obiettivo originalissimo di Jakob Tuggener (1904-1988). Stavolta il MAST di Bologna mette in campo un progetto spiazzante, pregno di forti contrasti. Non a caso Tuggener fu artista eclettico, interessato alla pittura e autore di film ispirati alle prospettive vertiginose dell’espressionismo tedesco.

La prima sezione dal titolo Fabrik 1933-1953, ricca di oltre 150 stampe originali, analizza il difficile rapporto fra l’uomo e la macchina.17.TUGGENER Lavoro in caldaia In Lavoro in caldaia un operaio appare quasi inghiottito dal mezzo meccanico, parte di un ingranaggio destinato a stritolarlo. In Facciata fabbrica Oerlikon la figura dell’impiegata viene inquadrata di spalle, senza che sia possibile scorgerne il volto, mentre un monotono muro di mattoni la sovrasta riempendo interamente lo spazio. Poetica e cruda al tempo stesso l’immagine senza titolo nella quale la mano di un operaio viene vista come un’indecifrabile mappa del dolore e della fatica, nel cui palmo piccoli elementi meccanici parlano di una disumanizzazione totale.

Fabrik  è anche il titolo di un libro di Tuggener, uscito nel 1943 e fortemente critico nei confronti del proprio Paese. Un progetto volto a svelare il potenziale negativo dell’industria e del progresso tecnico incontrollato. La Svizzera poi, seppur neutrale, alimentava tale processo di distruzione mediante la propria industria bellica, la quale seguitava a produrre indisturbata.

Ecco dunque l’altra faccia della medaglia, illustrata nella sezione dal titolo Nuits de bal 1934-1950.10.TUGGENER Senza titolo Un universo apparentemente antitetico, eppure colto da un punto di vista del tutto peculiare. Non a caso l’alta borghesia osteggiò fortemente la pubblicazione di questi scatti. Tuggener non è interessato alla celebrazione del lusso e della mondanità. Il suo sguardo cerca invece i camerieri, figure sfuggenti che si vorrebbero discrete e invisibili, la cui fatica contrasta con l’apparente spensieratezza dei loro ospiti. In Carlton Hotel ad esempio, lo spazio diviso contrappone brutalmente due mondi impermeabili. Lo specchio sembra però assorbire i protagonisti della scena, quasi ricomponendo tali antinomie. Uno scatto complesso e profondo, degno di un fotografo considerato da molti un vero e proprio poeta dell’immagine.  Il silenzio e il fasto si mescolano in una singolare e accattivante alchimia. Il lavoro che si vorrebbe invisibile dei cuochi, dei valletti, dei musicisti, acquista consistenza, rivendica con forza la propria umana presenza.

5.TUGGENER Carlton HotelIl percorso dell’esposizione, a cura di Martin Gasser e Urs Stahel, è arricchito da lungometraggi e prototipi di libri.

Riccardo Cenci

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MAST – Bologna

Jakob Tuggener

Fabrik 1933-1953

Nuits de bal 1934-1950

dal 27 gennaio al 17 aprile 2016

Ingresso gratuito

Orari: dal martedì alla domenica 10.00-19.00

www.mast.org

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Immagini

In evidenza: Ballo Ungherese, Grand Hotel Dolder, Zurigo, 1935

© Jakob Tuggener Foundation, Uster

In alto: Lavoro in caldaia, 1935 © Jakob Tuggener Foundation, Uster

Al centro: Senza titolo, Tornos, Moutier, 1942 © Jakob Tuggener Foundation, Uster

In basso: Carlton Hotel, St. Moritz, s.d. /Palace Hotel, St. Moritz, s.d. © Jakob Tuggener Foundation, Uster

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Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

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