Erasmus+ 2016, priorità all’inclusione sociale

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Jet Bussemaker, ministro dei Paesi Bassi: «L’istruzione può costruire ponti fra persone provenienti da ambienti diversi, contribuendo allo sviluppo di una mentalità aperta»

In Europa c’è un ampio consenso sul ruolo cruciale dell’istruzione nell’aiutare i migranti e i rifugiati ad ambientarsi e integrarsi nei nuovi Paesi. Non a caso l’ultimo Consiglio speciale Istruzione e Cultura, tenutosi a Bruxelles fra i 28 ministri dell’Istruzione dell’Ue, è stato dedicato al tema dell’inclusione sociale nell’educazione. I rappresentanti dei governi dei Ventotto hanno adottato una risoluzione per sviluppare misure che garantiscano investimenti mirati nei settori dell’istruzione e della formazione per promuovere la cittadinanza e l’inclusione sociale, contribuire a colmare il deficit di competenze, ripristinare posti di lavoro e promuovere una crescita economica sostenibile.

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Flaminio Galli

L’afflusso di migranti e rifugiati è oggi la principale sfida per l’Europa. Per questo, la Commissione europea è impegnata a promuovere la tolleranza e l’inclusione, in particolare con i Programmi educativi europei come Erasmus+ che favorisce la mobilità di studenti e docenti. Il direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Flaminio Galli ha dichiarato: «L’Erasmus+ è uno strumento efficace per valorizzare le differenze e integrarle. Ogni anno, migliaia di studenti e insegnanti sperimentano in modo diretto l’apertura e la conoscenza del diverso attraverso il viaggio, lo studio, l’apprendimento delle lingue straniere e la formazione in Europa. In questo senso, il Programma favorisce l’equità, la coesione sociale e la lotta alle discriminazioni».

Per il 2016, la Commissione europea punta sulla creazione e la promozione di Sistemi di istruzione, formazione e Gioventù inclusivi; una delle priorità nella Guida al Programma 2016 Erasmus+ è dedicata alla «promozione dell’equità e dell’inclusione, facilitando l’accesso ai partecipanti provenienti da ambienti svantaggiati e con minori opportunità in confronto ai loro coetanei, nei casi in cui lo svantaggio limiti o impedisca la partecipazione ad attività transnazionali».

Tra il 2014 e il 2015, in Erasmus+ sono stati avviati 83 progetti di cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche volti all’apertura, l’accoglienza, l’integrazione sociale, l’equità. I partenariati di questo tipo rappresentano il 12% dei 703 progetti finanziati a livello nazionale e coinvolgono scuole, università e organizzazioni impegnate nell’apprendimento degli adulti. La tematica è stata declinata in vari modi: studio delle lingue, apprendimento interculturale, acquisizione di competenze, integrazione nelle istituzioni educative e di formazione, nel mercato del lavoro e nella società, riconoscimento di competenze, orientamento professionale, supporto personale, psicologico e generale, sostegno a educatori e insegnanti. In Italia il tema ha suscitato interesse anche in anni meno recenti: dal 2007 al 2013 sono stati 286 i progetti realizzati dal mondo della scuola e nell’educazione degli adulti.
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Alcuni utili strumenti online sono a disposizione di quanti intendono elaborare una proposta per progetti Erasmus+ (in vista della scadenza del prossimo 31 marzo) o vogliono approfondire esperienze e azioni di inclusione sociale già realizzate. Il principale canale dell’Ue è la nuova banca dati European Web Site on Integration, che raccoglie pratiche e iniziative intraprese nei 28 Stati membri. Per scuole e insegnanti è disponibile anche un sondaggio della Direzione generale Istruzione e Cultura della Commissione europea che illustra alcune attività realizzate dalle organizzazioni che lavorano nell’istruzione scolastica, nella formazione professionale e nell’apprendimento degli adulti. Dal sondaggio, che ha coinvolto 256 intervistati, è scaturito un elenco di buone pratiche oltre a un estratto specifico per l’istruzione scolastica: “Challenges, ideas and inspiring practices from European Schools”.

 

Elodie Dubois

Foto © Indire

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Elodie Dubois
Francese, innamorata dell'ambiente e dell'Italia. Sempre attenta alle tematiche che riguardano la lotta all'effetto serra e la riduzione dell'inquinamento, contribuisce con la sua esperienza a Strasburgo e a Bruxelles alla realizzazione di una buona Euro...comunicazione!

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