Fra le cause di incidenti anche le “distrazioni da smartphone”. La commissaria europea Violeta Bulc: «È allarmante. Bisogna fare molto di più»
Strade europee tra le più sicure al mondo: questo quanto emerge dalle statistiche sulla sicurezza stradale 2015 pubblicate in questi giorni dalla Commissione europea. Un buon risultato, eppure c’è ancora molto da fare, perché il numero delle vittime resta alto. Sono infatti 26mila le persone morte a causa di un incidente stradale all’interno dell’Ue nel 2015. Con un costo sociale stimato non inferiore ai 100 miliardi di euro.
Una cifra ancora terribilmente alta che, tuttavia, si è dimostrata in continuo ribasso nel corso degli ultimi cinque anni (5500 in meno rispetto al 2010). Desta invece preoccupazione il confronto fra il 2014 e il 2015 che non vede grandi differenze nel numero di vittime e segna dunque un rallentamento dell’andamento al ribasso verificatosi dal 2010.
A confermare questo trend, anche i dati relativi all’Italia che, pur registrando una riduzione rilevante di vittime negli incidenti stradali negli ultimi 5 anni (-18%), nel 2014 si attesta al secondo posto per numero di morti sulle strade. A registrare, in termini assoluti il triste record di vittime per incidenti stradali è invece la Francia.
«Ogni singolo decesso o lesione grave – ha commentato Violeta Bulc, commissaria responsabile per i Trasporti – è uno di troppo. Negli ultimi decenni siamo riusciti a ridurre il numero di vittime della strada in maniera impressionante, ma l’attuale rallentamento è allarmante. Bisogna fare molto di più, se l’Europa vuole raggiungere l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020». Con l’occasione, la Commissaria ha spronato i singoli Stati membri ad attivarsi, visto che la partita della sicurezza stradale si gioca principalmente a livello nazionale:
«Invito a intensificare gli sforzi volti ad applicare la normativa stradale e a organizzare campagne di sensibilizzazione» ha dichiarato la Bulc «dal canto suo – ha poi aggiunto – la Commissione continuerà ad intervenire in quei settori nei quali le sue azioni possono infondere un chiaro valore aggiunto europeo. Il futuro della sicurezza stradale sarà sempre influenzato dalla tecnologia e dall’innovazione. Nel medio e lungo periodo, ad esempio, la guida connessa e automatizzata potrebbe essere di enorme utilità per evitare le collisioni: ci stiamo adoperando per porre in essere il quadro più adatto».
La tecnologia si rivela dunque una potenziale “alleata” per contrastare il numero di vittime da incidenti stradali; bisogna tuttavia ricordare che esiste anche un’altra faccia della medaglia: fra le cause di incidenti dovuti a comportamenti inadeguati dei guidatori, infatti, una percentuale fra il 10% e il 30% è da ricondurre a distrazioni dovute all’utilizzo degli smartphone.
Valentina Ferraro
Foto © European Commission