Maurizio Bettoja: come vivono la pandemia gli albergatori

0
3074
Maurizio Bettoja
Maurizio Bettoja - Presidente Bettoja Hotels

Il rappresentante della storica famiglia, in attività dal 1878, ospite de “Il Salotto” di Mario Gallo

Inizia oggi con Maurizio BettojaIl Salotto” di Mario Gallo, interviste a rappresentanti di aziende italiane che in modo diverso hanno dovuto affrontare la pandemia Covid.
Lo abbiamo chiamato Il Salotto perché crediamo che sia il posto migliore dove accogliere gli ospiti in una casa virtuale.

Ringrazio il direttore Giovanni De Negri per l’ospitalità offerta a Il Salotto” sui siti (eurocomunicazione.com e eurocomunicazione.eu) e sui social (Facebook, Twitter, YouTube, Instagram) di Eurocomunicazione.

La famiglia Bettoja gestisce 4 alberghi di cui 3 storici di Roma il Massimo D’Azeglio, il Mediterraneo e l’Atlantico per un totale di circa 500 camere. Tutte in via Cavour, a due passi dalla Stazione Termini. Da ottobre 2020 il gruppo ha inserito nella sua offerta una nuova struttura a 3 stelle Hotel Nord Nuova Roma.

Tutti diversi per stile ma con lo stesso spirito di ospitalità offerto alla clientela che la Famiglia Bettoja si tramanda ormai da 5 generazioni. Uno spaccato storico, dagli arredi alle opere d’arte e l’architettura, che ne caratterizza l’unicità.

 

Maurizio Bettoja, presidente Bettoja Hotels

È da 145 anni che la Famiglia Bettoja svolge un ruolo di primo piano nell’ospitalità italiana

Massimo Bettoja

«La nostra famiglia ha iniziato l’attività alberghiera nel 1878. Pochi anni prima il mio trisnonno Maurizio, che si chiamava come me, acquistò il piano terra e il primo piano che trasformò nell’albergo Massimo D’Azeglio. Poi negli anni l’attività si è ampliata e il gruppo attualmente comprende gli hotel D’Azeglio, Mediterraneo, Atlantico e il Nord.

È vero che i vostri alberghi non hanno mai chiuso, nemmeno durante le 2 guerre mondiali?

«No, non hanno mai chiuso, né durante la prima né durante la seconda guerra mondiale. Nonostante durante la prima guerra tutti gli uomini fossero al fronte, l’attività fu portata avanti dalle donne della mia famiglia. Tra cui le sorelle di mio nonno, che vennero fatte ritornare dal collegio in Svizzera, dove erano, per lavorare nell’albergo e portare avanti l’attività».

La vostra azienda com’è riuscita a resistere in un anno di blocco dovuto alla pandemia e alla chiusura dei viaggi?

«Eh, è stata molto dura. Estremamente dura, ma ci stiamo riuscendo. Ovviamente con estrema attenzione ai costi e grazie alla cassa integrazione che ovviamente ha permesso di sostenere l’occupazione. Perché ovviamente con gli alberghi chiusi non avevamo lavoro per tutti. E anche grazie agli aiuti che lo Stato ha dato alle attività turistiche».

Il bilancio 2020 ha sicuramente riportato un segno meno rispetto al 2019, quale è stato il calo registrato?

«Un calo del fatturato tra il 70-80%, se non oltre. Una catastrofe per noi albergatori».

Per quando prevede una riapertura a pieno regime?

«Direi che forse un inizio di ripresa comincerà a esserci verso fine anno. Durante il 2022 penso che proseguirà e una normalità si ritroverà verso il 2023».

Quale potrebbe essere la chiave o strategia per una pronta ripartenza del settore?

«La strategia è una, sono i vaccini. La diffusione dei vaccini generalizzata in tutte le nazioni, perché senza quello non si può parlare di ripresa del turismo e forse anche dei passaporti vaccinali. E poi la ripresa dei voli. Se non riprendono i voli internazionali il turismo non può riprende. A Roma la clientela straniera è l’80% e vengono in aereo per la gran parte. Anche se un aiuto lo darebbe il completamento della tratta del treno ad alta velocità Lione-Torino perché i clienti e i viaggiatori del nord Europa: senza di quello non riescono a venire comodamente in Italia».

L’aumento dello smart working, accelerato dalla pandemia e dalla crisi economica, ha condizionato lo sviluppo del settore eventi e convegni, cosa prevede per il futuro?

«Lo ha condizionato, è vero. Ma non si è fermato del tutto. Ora è chiaro che gli eventi non possono che ritornare in presenza perché con zoom e altri strumenti sì, si tira avanti, ma non più di quello. Comunque abbiamo una serie di richieste di prenotazioni per i mesi futuri e quindi la voglia di riprendere l’attività degli incontri e dei congressi c’è».

L’istituzione del ministero del Turismo creerà vantaggi per il settore?

«È un grossissimo passo avanti, anche perché è un ministero con portafoglio. Devo dire che la nomina di Garavaglia è un’ottima cosa perché è una persona che proviene dal mondo del “fare”, conosce i problemi del lavoro e dell’impresa. E mi ha colpito che ha parlato di una rivitalizzazione dell’ENIT che promuova l’Italia. Le grandi città d’arte in primis, perché le Regioni sono una parte integrante del nostro sistema turistico, e sono importantissime, ma non sono conosciute a livello internazionale com’è conosciuta Venezia, o Firenze, o Roma, o Palermo, o Napoli».

Maurizio Bettoja - Hotel Massimo D'Azeglio Roma

A Roma sono in cantiere molti alberghi 4/5 stelle. La loro offerta apporterà novità per il panorama capitolino. Come valuta l’arrivo di queste nuove strutture?

«Premetto che purtroppo avremo anche delle chiusure, perché molti alberghi che per location, per livello qualitativo, eccetera e soprattutto quelli in affitto non riescono a competere con gli altri e purtroppo verranno molto molto penalizzati dalla pandemia. Però la maggior parte degli alberghi che si prevede apriranno nel futuro alberghi 5 stelle o 5 stelle lusso, quelli a 4 stelle sono relativamente pochi e comunque. Se noi pensiamo che l’incremento del turismo è un fatto accertato e che continuerà anche nei prossimi anni penso che una offerta di qualità alta non può che essere positiva».

Bettoja Hotels Roma
Bettoja Hotels Roma
Quale sarà l’evoluzione futura del settore a Roma? Le piccole realtà e le grandi strutture riusciranno a rinnovare l’offerta per accogliere i prossimi viaggiatori?

«Il comparto turistico riuscirà a superare la pandemia ma certamente sarà importantissimo l’aiuto dello Stato con mezzi temporanei che gli permettano di superare questo momento difficilissimo. Un altro aspetto che sarà veramente necessario affrontare per aiutare tutto il reparto degli alberghi sarà quello della regolamentazione e controllo delle strutture B&B e affitti temporanei perché queste strutture, che in gran parte sfuggono a qualsiasi controllo, sia del fisco sia sanitario di tutti i generi, non danno delle vere garanzie per i nostri viaggiatori».

Il suo augurio per Roma e l’Italia?

«Il nostro augurio è di riprendere bene. Soprattutto che Roma venga promossa in tutti i modi. Già una certa promozione la stanno dando una serie di film che si stanno girando nella capitale».

Un grazie particolare al dottor Maurizio Bettoja per il tempo dedicatoci per questa intervista. A cui vanno i miei più sinceri ringraziamenti come primo ospite. Grazie ancora da parte mia e da tutto il gruppo di Eurocomunicazione

 

 

Mario Gallo 

Foto © Eurocomunicazione

Video © Eurocomunicazione

 

Basilio55rome

Articolo precedenteCovid-19, un anno dal lockdown che sconvolse tutti
Articolo successivo71° Festival di Sanremo, pochi minuti alla finale
Mario Gallo
Viaggiatore, interessato al Giappone e alle culture Orientali.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui