5 maggio 1821 – 5 maggio 2016

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A 195 anni dalla sua morte Napoleone Bonaparte diventa, grazie a Roberto Race, oggetto di corsi di formazione per manager e imprenditori. “Non si può guidare un popolo senza indicargli un futuro”

La leadership è tornata centrale per lo sviluppo della società. A più livelli: dalla politica al mondo dell’imprese, dalla religione alla cultura. Chi, allora, meglio di Napoleone Bonaparte può fungere da modello per una didattica improntata sulle strategie e le tecniche del comando? A 195 anni dalla morte (5 maggio 1821 – 5 maggio 2016) di Napoleone Roberto Race, giornalista e consulente in comunicazione e public affairs, autore del libro “Napoleone il Comunicatore”, lancia un corso per top manager e imprenditori per divulgare l’attualità dell’insegnamento del Grande Corso.

Roberto Race ad un convegnoLa lezione di Napoleone per i manager del Terzo Millennio” è il titolo dell’originale quanto suggestivo percorso formativo, ideato da Race per chi già conduce o aspira a guidare un’azienda. Sia da statista, che da generale, sia da opinion leader che da inventore del marketing e del merchandising, Bonaparte ha seguito criteri ben precisi per conseguire i suoi obiettivi. Race li passa in rassegna, abbinando teoria ed esemplificazioni concrete tratte dalla vita di Napoleone o di altri grandi del passato, le modalità con cui il leader afferma il suo comando: le armi del successo, la direzione di marcia, i principi che tracciano la strada della vittoria (dall’esattezza alla flessibilità, dalla velocità alla semplicità).

Il credo napoleonico, nei suoi criteri ispiratori portanti, può integrarsi sotto molti aspetti nelle dinamiche aziendali e produttive. Race, guru della comunicazione, consulente direzionale di alcuni tra i leader d’impresa più sulla cresta dell’onda (l’ultimo il nuovo presidente di Confindustria, ndr), assicura a questa felice commistione il piglio giusto di chi sa coniugare passato presente e futuro, la storia con l’attualità, gli scenari rivoluzionari con le sfide della società moderna.Napoleone il Comunicatore «Il Napoleone protagonista del corso di formazione e che racconto nel libro» – dichiara Roberto Race – «fa pensare a quei leader che sanno motivare e coinvolgere i loro collaboratori rendendoli partecipi delle sfide, che dovranno affrontare assieme. Quello che per Napoleone è il campo di battaglia per l’imprenditore e il manager sono la fabbrica e il mercato, dove solo chi sa cosa vuol dire essere in prima linea può dare gli ordini ed essere ascoltato. Un identikit classico di quello che oggi consideriamo un imprenditore di successo».

Proprio come tanti leader, Napoleone sa che conta più essere autorevole che autoritario. Napoleone, a modo suo e con tutte le contraddizioni e ambiguità con cui finisce per essere al tempo stesso “dittatoree alfiere del nuovo diritto partorito dalla rivoluzione francese, è anche portatore di alcuni valori di cui si lamenta spesso la carenza nell’attuale classe dirigente e politico-istituzionale europea. «Napoleone» – conclude Race – «sa bene che “non si può guidare un popolo senza indicargli un futuro“. Credo che oggi la rilettura di Napoleone sotto questi termini possa favorire la riscoperta di aspetti della sua figura di una modernità impressionante».

 

Elodie Dubois

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Elodie Dubois
Francese, innamorata dell'ambiente e dell'Italia. Sempre attenta alle tematiche che riguardano la lotta all'effetto serra e la riduzione dell'inquinamento, contribuisce con la sua esperienza a Strasburgo e a Bruxelles alla realizzazione di una buona Euro...comunicazione!

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