“La duplice valenza del femminile nell’immaginario occidentale” anche come promozione turistica. Lo scorso anno oltre 700mila visitatori unendo anche Villa Adriana
Musei uniti per la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, che in Italia per la sua millenaria storia è ragguardevole.
Significativa è l’inedita e preziosa collaborazione fra i siti di Villa Adriana e Villa d’Este sotto un’unica gestione autonoma, insieme al Santuario di Ercole Vincitore, che in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e del Museo Nazionale Romano hanno realizzato la mostra “Eva vs Eva. La duplice valenza del femminile nell’immaginario occidentale” in programma a Villa d’Este/ Santuario di Ercole Vincitore dal 10 maggio al 1° novembre 2019.
Saranno sei mesi di visite non soltanto per gli appassionati della cultura in un’area patrimonio dell’Unesco, ma anche per quei turisti internazionali che visitano Tivoli sempre più numerosi.
Nel 2018 sono stati oltre 700mila i visitatori nelle due Ville di Tivoli con una crescita sia di turisti italiani sia stranieri, a conferma della valenza dei poli culturali.
Una mostra/percorso dove figure mitologiche e personaggi storici sono stati riletti alla luce della contemporaneità. Un racconto a più voci che rappresenta una novità assoluta nel panorama culturale ed espositivo italiano.
Sono esposte opere archeologiche e dipinti antichi e contemporanei, documenti letterari e manufatti che vanno dall’antichità alla rivoluzione di genere scoppiata nel XX secolo, ripercorrendo i molteplici aspetti dell’universo femminile. Figure femminili potenti come Agrippina, Livia, Giulia Domna, ma anche la poetessa appassionata e anticonformista Saffo.
Capolavori sono stati prestati da Palazzo Massimo (Testa di Saffo, Ritratto di Agrippina Minore e un Frammento di sarcofago col mito di Giasone e Medea) e dal Parco Archeologico di Pompei (Ritratto femminile detto di Poppea, marmo del I secolo d.C., Frammento di affresco con figura femminile coronata d’edera del I secolo d.C).
Fra i dipinti, “Giuditta e Oloferne” di Giovanni Battista Piazzetta dall’Accademia di San Luca; dalla Fondazione Sorgente Group opere quali “Maria Maddalena che medita sulla Corona di Spine” del Guercino, “Santa Cecilia” del Cavalier d’Arpino e l’idolo cicladico in marmo “Grande Dea Madre”.
«Questo ambizioso e complesso progetto espositivo articolato attorno alla fascinazione della figura femminile è avvalorato dalla partnership fra tre eccellenze della realtà museale nazionale – ha sottolineato Antonio Lampis, direttore generale Musei -. La realizzazione di mostre di così elevato valore rafforza la convinzione che la messa in rete dei musei nel nostro Paese non può che generare grande sviluppo culturale e nuove esperienze di conoscenza».
«Il progetto coincide con i 500 anni dalla morte di Lucrezia Borgia, madre di Ippolito d’Este, peccatrice e donna dissoluta per antonomasia e al contempo donna di grande carattere, figura cangiante, perfetta per incarnare questa idea di duplicità. Ancora una volta le Ville di Tivoli si propongono di creare ponti, spunti di riflessione su colei che dà la vita e insieme la toglie» ha spiegato Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este.
Enzo Di Giacomo
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