AEG, Giacobbe alla vicepresidenza: «Porto l’Europa nei territori»

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“Attenzione alle aree interne”: la giovane irpina disegna le strategie dell’associazione presieduta da Tabacchino, caposegreteria della Cabina di regia Benessere Italia

“Portare nei territori tutte le opportunità che l’Europa offre, e che spesso sono sconosciute”. Ha le idee molto chiare Valentina Giacobbe, da poche settimane nominata vicepresidente nazionale dell’Associazione europea dei giovani. Presieduta da Francesco Tabacchino, venticinquenne dinamico di Frosinone, caposegreteria della Cabina di regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei ministri.

L’associazione opera dal 2017 su tutto il territorio nazionale e anche all’estero. Da allora, l’ente ha conosciuto un vorticoso successo, fino ad arrivare, oggi, a essere parte, insieme al suo presidente, del direttivo della Cabina di regia Benessere Italia“, struttura di supporto tecnico-scientifico al premier, nell’ambito delle politiche del benessere e della valutazione della qualità della vita dei cittadini. 

          Valentina Giacobbe

All’obiettivo di base – lo sviluppo della coscienza civica nei giovani – l’associazione affianca la volontà di portare gli iscritti a esperienze di partecipazione attiva e alla conoscenza di meccanismi esistenti, che possono favorire crescita e sviluppo. «Ogni iniziativa, ogni manifestazione, ogni seminario e ogni workshop sarà mirato alla conoscenza delle opportunità che l’Unione europea mette a disposizione dei territori», dichiara il nuovo vicepresidente dell’AEG. «Non soltanto il classico finanziamento, ma anche, ad esempio, la formazione e l’inserimento di nuove tipologie e figure lavorative che magari altrove sono già affermate». 

Un discorso che naturalmente mette in primo piano l’atavico problema dello spopolamento delle aree interne. Una vicenda che la Giacobbe – originaria di Flumeri, in Irpinia, ed export specialist in De Matteis Agroalimentare, eccellenza aziendale – conosce fin troppo bene. «Abbiamo in mente tutta una serie di iniziative, a cui inviteremo personalità istituzionali e politiche. E lo faremo anche per approfondire la nuova programmazione europea, visto che vedrà una serie di agevolazioni per le aree interne proprio per opporsi al fenomeno dello spopolamento di cui si parla ormai da troppo tempo».

C’è un’intera generazione che vede nella fuga l‘unica soluzione agli oggettivi problemi che vivono. «Nel nostro piccolo, come Associazione europea dei giovani, vorremmo mettere in campo idee e iniziative per concorrere a invertire il trend». Un concetto che secondo Valentina Giacobbe si lega a una presa d’atto della realtà. «É sbagliato» – commenta – «immaginare le aree interne ancora come un territorio legato solo ed esclusivamente all’agricoltura. Ormai i giovani laureati sono tantissimi, e si può pensare anche di creare degli hub, dei distretti specifici per settore». L’obiettivo, dunque, è coinvolgerli e far capire loro le reali opportunità che l’Europa mette invece sul piatto.

Il tutto sarà naturalmente affiancato a un’attività volta a sviluppare rapporti con le istituzioni e la politica. «Ė nella natura di un’associazione come la nostra», spiega la Giacobbe, che però chiosa: «Ciò non toglie che saremo, e questo è evidente, da pungolo, da stimolo per la politica e per le istituzioni».

 

Domenico Bonaventura

Foto © www.facebook.com/associazioneuropeadeigiovani

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Domenico Bonaventura
Domenico Bonaventura (Avellino, 1984), giornalista, comunicatore e saggista, vive e lavora tra Lacedonia, in Alta Irpinia, dov'è cresciuto, e Roma. Laurea Magistrale in Scienze Politiche – indirizzo Comunicazione politica, economica e istituzionale – presso la LUISS "Guido Carli" di Roma. Giornalista con una passione rovente per il calcio, la politica e le parole, gestisce diversi uffici stampa, collabora dal 2010 con Il Mattino e dal 2016 con Restoalsud.it. Si occupa di comunicazione istituzionale e d'impresa. Mediamente attratto dalle reti sociali, le utilizza soprattutto per ottimizzare il lavoro. È autore di "Parole e crisi politica" (Ilmiolibro.it, 2013), saggio che analizza il mutamento del lessico politico al tempo della crisi, finalista de "Il mio esordio", concorso letterario nazionale organizzato da Ilmiolibro.it.

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