Alla scoperta del Nord Europa, il festival “I Boreali”

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La terza edizione dell’evento organizzato dalla casa editrice “Iperborea” conduce i partecipanti in un itinerario tra diversi aspetti della cultura dei Paesi nordici

Il Nordic FestivalI Boreali“, con letteratura, cinema, gastronomia, musica, è stato da poco proposto a Milano, da Iperborea in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio del comune (dal 2 al 5 febbraio la terza edizione, il tutto dedicato alla cultura del Nord Europa, tra conferenze e incontri con autori). Il Festival sta ora per spostarsi a Genova, dove arriverà a marzo, in collaborazione con il Teatro Pubblico Ligure e la Libreria Arcadia, per poi concludersi a Venezia a giugno, in collaborazione con la Libreria Marco Polo. All’inizio di febbraio Milano ha ospitato incontri con tanti scrittori: il 2 febbraio, a dialogare con Valerio Millefoglie, c’è stato l’autore svedese di origine tunisina Jonas Hassen Khemiri, il romanzo, “Tutto quello che non ricordo” (Iperborea) è stato tradotto in 33 Paesi.

Il poeta Andri Snær Magnason – noto anche per la candidatura alle elezioni presidenziali in Islanda nel 2016 – di cui è uscita la raccolta di poesie “Bonus” (Nottetempo) il 3 febbraio ha incontrato Matteo Bordone; l’autrice danese Anne Lise Marstrand-Jørgesen sabato 4 febbraio ha conversato del suo ultimo romanzo “L’imperatrice del deserto” (Sonzogno) con Violetta Bellocchio; lo scrittore danese Jens Christian Grøndahl, voce significativa della letteratura europea, finalista all’Impac Dublin Literary Award, con il romanzo “Spesso sono felice” (Feltrinelli) il 4 febbraio ha fornito lo spunto per un dibattito con Alessandra Iadicicco sul tema “modello scandinavo e identità europea”.

Il 5 febbraio lo scrittore olandese Jan Brokken ha tenuto un incontro con Giacomo Papi sul suo libro “Anime Baltiche” e sul recente romanzo dedicato alla vita di Fëdor Dostoevskij “Il Giardino dei Cosacchi” (Iperborea). Non sono mancati appuntamenti sul mondo nordico: il 4 febbraio la traduttrice Silvia Cosimini ha raccontato di “Elfi, mucche marine, spiriti vitali e altre figure del folklore islandese”, il 5 febbraio la scandinavista Sara Culeddu ha tenuto una conferenza sullo scrittore norvegese Knut Hamsun; il 3 febbraio Fulvio Ferrari ha proposto una panoramica su “Vichinghi e fumetti: mitologia e saghe nordiche nel fumetto italiano”; Luca Scarlini ha presentato due racconti per immagini e parole: il 5 febbraio sulla scrittrice e illustratrice finlandese Tove Jansson, di cui sta uscendo il romanzo “Fair Play”, il 3 febbraio sul regista Ingmar Bergman.

Il 4 febbraio è stata la volta di due grandi classici della letteratura islandese, Gunnar Gunnarsson e Halldór Laxness (a cura di Silvia Cosimini e di Alessandro Zironi). Il 5 febbraio il pubblico ha potuto conoscere la musicista islandese Sigurlaug Gísladóttir (ex componente della band “mùm”) e Jaakko Eino Kalevi, polistrumentista finlandese noto nel panorama indipendente. Il 4 e 5 febbraio ci sono stati eventi dedicati alle sonorità dell’area, con Maurizio Principato, che in questa edizione si è concentrato sulla musica finlandese, dalla suonatrice di kantele Arja Kastinen, alle star della musica etnica Varttina, dal quintetto prog-folk Tero Hyvaluoma & Frost V., a Esko Jarvela Epic Male Band.

Sono stati anche proiettati film in anteprima, tra questi: il 4 febbraio il documentario svedese “Astrid”, di Kristina Lindström sulla vita della celebre scrittrice Astrid Lindgren; il 2 febbraio il film finlandese “The fencer” (candidato al Golden Globe come miglior film straniero) di Klaus Härö, ambientato negli anni Cinquanta in un villaggio estone; il 5 febbraio il documentario “Børge Mogensen – Designs for life” di Casper Høyberg, film dedicato al designer danese; il 3 febbraio “Rams. Storia di due fratelli e otto pecore” di Grìmur Hánakarson, (primo islandese ad aggiudicarsi il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes 2015) dove in un’isola semideserta domina la scena il legame tra due fratelli. Il 4 febbraio “Pioneer” di Erik Skjoldbjærg, sullo sfondo delle società petrolifere del Mare del Nord, e l’anteprima italiana dell’ultimo documentario del filmakker finlandese Mika Taanila e di Jussi Eerola “Return of the atom” in una piccola città, con la colonna sonora di Pan Sonic; il 5 febbraio “Underdog” esordio alla regia del regista svedese Ronnie Sandhal, che ritrae i rapporti con la vicina Norvegia.

Come nelle edizioni precedenti, Iperborea si è avvalsa di molte collaborazioni nella riuscita del festival: Ambasciata di Finlandia, Ambasciata di Norvegia, Ambasciata di Svezia, Innovation Norway, VisitSweden, VisitFinland, VisitDenmark, Università degli Studi di Milano, Nordic Film Festival, Be Nordic, Nordic Culture Fund, Comune di Milano, Expoincittà, case editrici Feltrinelli, Nottetempo, Sonzogno e Babalibri, Kulturrädet, Islandic Literature Center, Norla, Fili, Danish Arts Council, Creative Europe, Una Hotel Mediterraneo, Niinivirta, Norama, Mossi 1558, Superberry, Finnish Plant, Poladeli, Stora Enso, I Distratti, Turné Eventi, Indyzone, Anna Brannstrom, Akb Milano, Verso Libri, Gogol & Company.

I Boreali è un’evento nato dall’esperienza di Iperborea attraverso l’organizzazione di altri festival dedicati alla cultura nordica, con “Caffè Amsterdam” (2010), “Caffè Copenaghen” (2012), “Caffè Stoccolma” (2013) e “Caffè Helsinki” (2014) cui hanno partecipato in migliaia di persone. L’idea è nata dalla volontà di offrire a Milano un punto d’incontro tra l’Italia e i Paesi scandinavi, l’iniziativa è stata progettata e organizzata dalla casa editrice milanese fondata da Emilia Lodigiani nel 1987 per far conoscere la letteratura dell’area, in collaborazione con il teatro Franco Parenti, nel 2015 si è svolta in vari luoghi della città (come il PAC, la Fondazione Cineteca Italiana-Spazio Oberdan, il Museo Civico di Storia Naturale, il Piccolo Teatro) e dal 2016 al Teatro Franco Parenti, dove si è svolto anche quest’anno. Oramai Iperborea è un punto di riferimento per la promozione e l’organizzazione di eventi legati alla cultura nordica.

 

Aldo Ciummo

Foto © Aldo Ciummo

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Aldo Ciummo
Giornalista e fotografo specializzato in questioni del Nord Europa e dell’Unione europea, ha vissuto a lungo in Irlanda. Da free lance viaggia spesso nei Paesi scandinavi e scrive in inglese su testate internazionali, tra le quali “Eastwest”, o in italiano per "Eurocomunicazione" e “Startupitalia". In seguito alla laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha studiato Relazioni Internazionali alla Fondazione Lelio e Lisli Basso e Fotografia all’ISFCI a Roma.

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