L’aeroporto internazionale della capitale europea nel 2015 ha registrato oltre 23 milioni di passeggeri. E’ il secondo polo economico del Belgio con una quota dell’1,8% del Pil
Resta ancora chiuso l’aeroporto di Bruxelles-Zaventem e tutte le compagnie aeree hanno traferito i voli nei vicini scali di Liegi e Charleroi. Non si conosce ancora il giorno della riapertura seppure ridotta. L’ultimo aggiornamento della società che gestisce l’aeroporto via Twitter informa che «non ci sarà nessun volo passeggeri dentro o fuori #brusselsairport oggi 30 marzo. Appena ci sarà un aggiornamento, vi faremo sapere».
Un hub, quello della capitale belga, che cresce in maniera costante come numero di passeggeri: l’aeroporto internazionale nel 2015 ha fatto registrare 23.460.018 persone, in arrivo o in transito (+7% rispetto al 2014). In cinque anni è passato dai 18.800.000 del 2011 ai 23 milioni e mezzo circa di fine 2015, collocandosi al 23° posto in Europa per numero di passeggeri.
«Nel 2015 l’aeroporto di Bruxelles, ancora una volta, ha visto una crescita dei passeggeri del 7%, confermando la crescita eccezionale del 2014 (15%). La crescita deriva dall’enorme successo dei nuovi servizi offerti da Brussels Airlines, dall’ulteriore sviluppo dell’hub di Star Alliance (con Ana, tra le altre) e dalla forte crescita del segmento low cost» ha dichiarato Arnaud Feist, ceo dell’aeroporto di Bruxelles-Zaventem, nel presentare il bilancio di fine 2015.
Ovviamente l’attentato di martedì 22 marzo avrà ripercussioni sul flusso dei passeggeri e avrà contraccolpi economici, tanto che già si fanno le prime stime formulate da un esperto del gruppo Ing. sui costi dopo l’attacco all’aeroporto (e al metrò) che ammonterebbero a circa 4 miliardi di euro, pari allo 0,1% del Pil. Per non parlare poi delle ricadute su bar, ristoranti, locali chiusi e un turismo che di fronte alla tragedia che ha colpito il Belgio e l’Europa si chiude. L’aeroporto di Bruxelles è il secondo più importante polo di crescita economica in Belgio con una quota dell’1,8% del Pil nazionale e un valore aggiunto di 3,2 miliardi di euro.
C’era anche (e c’è ancora) tanto ottimismo nei piani e nelle dichiarazioni del 12 gennaio di Arnaud Feist. «Il 2016 è molto promettente, con il lancio di diverse nuove destinazioni, da Brussels Airlines, tra gli altri, che sta lanciando un volo diretto a Toronto e saranno sempre più suoi voli in Africa nel corso dell’anno e da United Airlines, che offrirà un volo giornaliero in secondo luogo a New York questa estate». Ora si dovrà aspettare qualche settimana per ripristinare e riprogrammare i voli sull’aeroporto della capitale belga. «Questo è senza dubbio il giorno più nero nella storia dell’aeroporto di Bruxelles», ha dichiarato Arnaud Feist subito dopo l’attentato.
Nota per i passeggeri Alitalia: la compagnia ha comunicato che i voli originariamente programmati da e per la capitale belga sono trasferiti a Liegi, «collegando Roma e Milano con 12 voli straordinari. Uno sforzo organizzativo per mantenere operativi i collegamenti tra l’Italia e il Belgio, agevolando così il rientro di quanti vogliano tornare in Italia e la partenza di chi abbia necessità di raggiungere il Belgio. Alitalia continuerà a tenere aggiornati i viaggiatori sulla situazione dei voli da e per l’aeroporto di Bruxelles tramite il suo sito e i canali social media e ricorda che per informazioni sono disponibili i numeri speciali 800650055 dall’Italia (numero verde) e +39.06.65649 per i passeggeri che chiamano dall’estero».
Enzo Di Giacomo
Foto © Twitter (Brussels airport)