Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) chiede alla Repubblica del Titano di migliorare la propria legislazione sul finanziamento dei partiti politici
La Convenzione penale sulla corruzione, strumento ambizioso teso a coordinare la penalizzazione di un gran numero di pratiche corrotte, prevede misure nel campo del diritto penale e una migliore cooperazione internazionale per perseguire i reati di corruzione. La sua applicazione è controllata dal “Gruppo di Stati contro la corruzione – GRECO“, che ha iniziato le proprie attività il 1° maggio 1999. San Marino (22° Stato membro dei 47 facenti parte del Consiglio d’Europa dal 16 novembre 1988) vi ha aderito nel 2010.
Il GRECO ha sottolineato oggi che San Marino è tenuto a ratificare la Convenzione penale sulla corruzione e il suo protocollo aggiuntivo e a recepire integralmente le relative disposizioni nella legislazione nazionale, in particolar modo criminalizzando la corruzione nel settore privato e il traffico di influenza. Il Gruppo di Stati contro la corruzione riconosce gli importanti sforzi compiuti da San Marino al fine di potenziare la disciplina finanziaria rispetto alle operazioni quotidiane dei partiti politici.
Altresì il GRECO richiede con un rapporto comprensivo di 10 raccomandazioni, la cui attuazione sarà valutata nel 2017, ulteriori miglioramenti legislativi per colmare le lacune rispetto alle donazioni in natura, agli atti di fusione, scissione o dissoluzione dei partiti politici e alla gestione delle rimanenze, nonché agli obblighi contabili dei membri indipendenti del Parlamento. Il Gruppo di Stati contro la corruzione raccomanda inoltre di potenziare l’attuale sistema di controllo delle regole sul finanziamento politico, indagare sulle presunte infrazioni e, infine, stabilire sanzioni efficaci.
Lena Huber
Foto © Shutterstock/Consiglio d’Europa