Coronavirus, dietrofront del Parlamento europeo per i giovani provenienti da Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Possono iniziare dal 1° marzo
Con un tweet il presidente del Parlamento europeo (Pe), David Sassoli, ha informato l’opinione pubblica dopo aver sbloccato la vicenda discriminatoria di possibili rinvii di stage al Parlamento europeo per i ragazzi italiani, circa una ventina, vincitori i borsa di studio Robert Schuman. Tutti i ragazzi «prenderanno servizio dal 1 marzo attenendosi alle stesse disposizioni previste per tutto il personale del Parlamento europeo. Benvenuti!»
Tutti gli stagisti dei tirocini Robert Schuman previsti dall'1 marzo prenderanno servizio attenendosi alle stesse disposizioni previste per il personale del Parlamento europeo. Benvenuti!
— Roberta Metsola (@EP_President) February 26, 2020
I ragazzi provenienti dalle quattro regioni italiane indicate nella circolare del Pe (Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna) osserveranno – come tutti gli altri funzionari ed eurodeputati transitati per queste aree, un periodo di quarantena di due settimane. Superato questo periodo, si legge in una nota, in assenza di dell’insorgenza di problemi sanitari, cominceranno il loro tirocinio sul campo all’interno dell’Eurocamera.
Per lo sblocco della vicenda, oltre all’intervento del presidente, è stato necessaria un’attenta valutazione della situazione dopo che i servizi del segeretariato generale del Parlamento avevano già inviato ai ragazzi coinvolti una email in cui rinviavano al primo ottobre l’inizio del loro stage. Nella circolare emanata dal Pe, oltre alle aree off-limit italiane, figurano anche Cina, Singapore, Corea del Sud e Iran, per un totale di 35 stager.
“Siamo spiacenti di informarla che il Parlamento europeo non è nelle condizioni di consentirle di iniziare” il suo stage – si erano trovati a leggere i tirocinanti aprendo la posta elettronica – ai quali era stata espressa la “comprensione per gli inconvenienti causati” e si era offerto di far slittare lo stage al periodo ottobre 2020-febbraio 2021. I giovani che avevano ricevuto la conferma lo scorso 12 febbraio di poter raggiungere le sedi dell’unica Camera europea avevano subito lamentato problemi organizzativi ed economici.
Nino Cingolani
Foto © Leafly, European Parliament