Dublino: quello che non ti aspetti dalla città di James Joyce

1
2654

Cupa d’inverno ma luminosa d’estate, la capitale irlandese offre sorprese ai visitatori soprattutto per la sua gente, cordiale e un po’ simile, per carattere, ai mediterranei

Dublino è una città dal cuore grande e delle dimensioni “umane”, adatta a un turista di tutte le età che ha deciso di trascorrere un’intera vacanza nel suo territorio, oppure di dedicarle un solo week end. Generosa e in grado di offrire sempre qualcosa di nuovo, sa come catturare l’attenzione e le simpatie di un pubblico eterogeneo, attratto dal puro divertimento o dai suoi numerosi richiami culturali e artistici. Al punto che, nel (lontano) 2009, per il secondo anno consecutivo, risultatò la città “più friendly” d’Europa, ponendosi avanti ad Amsterdam e ad Edimburgo secondo un’indagine di TripAdvisor, la più vasta travel community del mondo che prese in esame pareri e commenti di circa 2.500 turisti.

Ma cosa ha di così speciale questa città, e perché è sempre così attraente agli occhi dei turisti? Una delle risposte potrebbe essere quella della Dublino on the coast. La sua Baia, infatti, è una delle più scenografiche al mondo. Una passeggiata lungo il Poolbeg Pier dona la suggestione di cavalcare le onde. Una volta in cima al pontile, la visione di Dublino è unica. Incorniciata da montagne da un lato, e dal capo di Howth sull’altro, l’immagine che se ne riceve è quella di un bellissimo e suggestivo quadro unico!
Lungo il litorale, altre piccole perle incorniciano la città: Skerries e Malahide verso nord; Dun Loaghaire,ponte dublino Sandycove e Dalkey a Sud. Tutte possibili mete di un giorno, da raggiungere facilmente con il Dart (Dublin Area Rapid Transit), il treno verde che collega la capitale a tutto il suo meraviglioso litorale, da Malahide e Howth fino a Greystones (co. Wicklow), fermando in una trentina di stazioni di Dublino e dell’immediata periferia. Una piacevole gita che offre l’occasione di estensioni a località che meritano di essere visitate.
Come altre città del mondo Dublino ha introdotto nel cuore della città una flotta di “risciò” altamente tecnologici. Ogni ‘Ecocab’ può trasportare fino a due passeggeri e, benché equipaggiato da motore elettrico, viene alimentato prevalentemente a … pedali.

Le top attractions della città sono tra le meno costose d’Europa. Sono luoghi di cultura, ma anche di divertimento e ideali per un pubblico di tutte le età. Il sito di Visit Dublin (www.visitdublin.com) riporta sempre indicazioni aggiornate sulle mostre del momento e sugli spettacoli. Sono molti i luoghi di culto, i musei, i visitor attractions dove l’ ingresso libero:
Nel cuore della città c’è la biblioteca del Dublin Castle che, con le sue prestigiose esposizioni, apre nuovi Museumorizzonti su tesori artistici e sulle religioni del mondo.

L’Irish Museum of Modern Art, è la più importante istituzione culturale irlandese e raccoglie pregevoli collezioni di arte moderna e contemporanea. Il museo, che si apre su un bel giardino formale, è ubicato all’interno del Royal Hospital (XVII secolo) unico edificio pubblico rimasto della Dublino seicentesca.

Nel National Archives of Ireland si trova, invece, una preziosa raccolta di centinaia di documenti che consentono di risalire alle origini dei più antichi cognomi e delle più nobili dinastie irlandesi.
La National Gallery of Ireland, inaugurata nel gennaio 1864, ospita 2500 dipinti e 10mila opere d’arte in generale, realizzate secondo differenti tecniche. Vi sono rappresentate tutte le maggiori scuole pittoriche europee. Numerose e rinomate anche le raccolte d’arte irlandesi.

La National Library of Ireland, istituita nel 1877, raccoglie tutto il patrimonio letterario irlandese, reso famoso nel mondo dai suoi quattro Premi Nobel per la Letteratura. La National Gallery accoglie anche la Yeats’ Exhibition e importanti documenti che ripercorrono la storia della famiglia Yeats. La Biblioteca custodisce libri, manoscritti, stampe, pitture, incisioni, mappe, fotografie, giornali, e costituisce la più importante collezione di documenti storici d’Irlanda nel mondo.

La National Photographic Archive, ospita oltre 600.000 immagini che spaziano dai soggetti topogrdublin, nat libraryafici ai ritratti, dalla documentazione di eventi politici agli “scatti” turistici. Annualmente si svolgono al suo interno anche esposizione periodiche tematiche.

Il National Museum of Ireland-Decorative Arts & History rappresenta un viaggio attraverso gli anni e documenta l’evoluzione economica e sociale del Paese. “Soldiers and Chiefs: The Irish at Home and Abroad, 1550-2001” è una esposizione che, attraverso oggetti e testimonianze autentiche, descrive come la guerra e la vita militare abbia influenzato la storia del popolo irlandese. La stessa sede del museo, Collins Barracks, è un documento importante della storia militare nazionale. In origine, e fino agli anni Venti del ‘900, fu adibita a caserma.

Parlando sempre di Musei, il National Museum of Ireland-Archaeology, permette di camminare tra sale e corridoi fino a compiere un viaggio a ritroso nel tempo, addirittura fino al 7000 a.C.! Dall’era dei Celti al Medioevo, di cui si conservano tesori artistici, come il famoso “Ardagh Chalice” e la “Tara Brooch”, oltre a vestigia d’epoca preistorica e vichinga.

malahideA Dublino è sempre d’obbligo visitare la cattedrale nazionale dell’Irlanda protestante: St Patrick, che fu costruita in uno dei siti cristiani più antichi di Dublino. Diventò cattedrale nel 1191 e nel 1300 divenne la più grande del Paese. Per due secoli fu sede della prima università irlandese (nel 1320) e nel corso dei secoli subì numerosi danni. Fu restaurata tra il 1860 e il 1900 grazie al sostegno della famiglia Guinness e oggi si può ammirare in tutta la sua maestosità e bellezza.
Proseguendo le visite alle chiese, si arriva a una in particolare: St. Audoen’s. Situata nel cuore antico della capitale irlandese, è l’unica chiesa medievale sopravvissuta al tempo e alle guerre. Dedicata a St. Audoen, che ne VII secolo fu vescovo di Rouen nonché santo patrono della Normandia. La cappella di Sant’Anna accoglie una mostra che descrive l’importanza di St. Audoen’s nella Dublino medievale. I visitatori possono anche vedere il monumento funebre del Barone Portlester e sua moglie (XV sec) e il memoriale (XVII sec) delle famiglie Sparke e Duff.
Sempre rimanendo nel campo della cultura, non si può non visitare una chiesa un po’ speciale. E’ St. Michan’s Church, fondata nel 1095 e, fino al 1686, fu l’unica chiesa dei quartieri settentrionali di Dublino. Riedificata nel 1686, sui resti dell’edificio originario, ha una particolarità. Nei suoi sotterranei, grazie ad un tasso d’490-dublincastleumidità dell’aria favorevole, i corpi dei defunti inumati si sono mummificati. Sempre negli interrati è esposta la maschera mortuaria di Wolfe Tone, il rivoluzionario Irlandese, e i sepolcri dei ribelli John e Henry Shearas, eroi della rivolta del 1798.
Malahide Castle, invece, è un romantico maniero a nord della città e si dice che sia abitato da numerosi fantasmi, ognuno dei quali ha una sua particolare storia. Nel 1690, la mattina della Battaglia del Boyne, 14 membri della famiglia Talbot fecero colazione insieme riuniti nella Great Hall, ma prima del tramonto erano tutti tristemente caduti sul campo di battaglia!
Incastonato in un parco di 250 acri nella cittadina costiera di Malahide, questo edificio fu adibito per circa 800 anni sia a fortezza difensiva che a residenza privata, e rappresenta un’interessante miscellanea di stili architettonici. La residenza è arredata con mobili e decori di varie epoche e conserva un’ampia collezione di ritratti di pittori irlandesi.

Gli appassionati del genere “Noir”, a Dublino possono “incontrare” e familiarizzare con la vita e le opere di Bram Stoker, lo scrittoregiardino Dublino irlandese autore del leggendario Conte Dracula. A questa creatura della notte si ispira The Bram Stoker Dracula Experience, un percorso coinvolgente e interattivo che guida il visitatore attraverso il mondo e le suggestioni del celebre personaggio, ricreandone le atmosfere in cui il vampiro più celebre della letteratura mondiale incontrava e sceglieva le sue vittime.

Ma Dublino è famosa anche per il suo verde. Parchi e giardini sono molto importanti per i cittadini che amano passeggiare o concedersi un po’ di relax immersi in oasi di pace.
St. Stephen’s Green è considerato un’autentica oasi nel cuore della City ed è uno dei giardini più ampi della città. Creato da un discendente di Sir Arthur Guinness, sono la sosta ideale per concedersi un gelato, un panino o un po’ di relax circondati dal verde.
Il Giardino della Rimembranza, come dice il nome stesso, è dedicato alla memoria di coloro che perso la vita per l’Indipendenza irlandese. Rappresenta un angolo di quiete, di serenità e di riflessione pur essendo in pieno centro.
Infine, i War Memorial Gardens, situati sulle rive meridionali del Liffey, proprio di fronte al Magazine Fort che si trova a Phoenix Park, furono progettati dal famoso architetto Sir Edward Lutyens per commemorare i 49.000 soldati irlandesi che persero la vita durante la Prima Guerra Mondiale. È un luogo denso di storia, di memoria e di estrema pace.
Ma Dublino si sta affermando sempre più anche come meta gastronomica, ricca di spunti gourmand. Accanto alle DUB Dublin - The Temple Bar Pub 03 3008x2000varie cucine internazionali, c’è la riscoperta delle antiche tradizioni culinarie locali.
Cosa dire di più di una città che accoglie ogni estate anche tanti studenti provenienti da ogni parte d’Europa per imparare l’inglese? Solo una cosa: Dublino è una bellissima città che non delude mai i visitatori che trovano la popolazione accogliente, e con la quale è facile fare amicizia soprattutto se si entra in uno dei tanti pub dove si può ascoltare musica, cantare e bere della buona birra in compagnia dei suoi abitanti!

 

Liliana Comandè

Articolo precedenteEarth Hour: luci spente per un’ora contro il cambiamento climatico
Articolo successivoEssere padre, essere madre, la genitorialità nelle diverse epoche
Liliana Comandé
Giornalista pubblicista, è direttore editoriale e responsabile della rivista, prima cartacea e ora web, Travelling Interline che si occupa di turismo, cultura e attualità. Insegna "Comunicazione e Immagine" in una scuola superiore statale e imprenditoria femminile alle donne laureate. Per la sua attività nel campo giornalistico e turistico-culturale ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali il "Golden Helm" a Berlino, e il "Gold Hercules International Award" conferiti a livello internazionale a personalità di spicco del settore turistico-culturale. Ha scritto varie prefazioni per libri di fotografie. La sua professione e la passione che nutre per le culture, le tradizioni e i luoghi stranieri, l'hanno portata a viaggiare moltissimo e molti dei Paesi visitati sono stati anche fonte di ispirazione delle sue poesie, pubblicate nel 2001, in particolar modo il Nord Africa e il Medioriente.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui