Respinto il provvedimento che permetteva di mettere in commercio alimenti destinati ai più piccoli con quantità di tre volte superiori ai limiti raccomandati dall’OMS
La maggioranza del Parlamento europeo si è espressa con voto contrario relativamente al provvedimento della Commissione che permetteva di mettere in commercio alimenti per bambini con quantità di zucchero fino a tre volte superiori a quanto raccomandato dall’OMS.
Il voto ha diviso l’aula: 393 parlamentari si sono espressi a favore, 305 contrari mentre gli astenuti sono stati 12. Una spaccatura che fa riflettere sul ruolo che le lobby ricoprono in una questione di questo tipo, attorno alla quale, è evidente, ruotano molteplici interessi.
Le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità indicano il limite di assunzione di zuccheri a meno del 10% dell’apporto calorico totale. Il provvedimento della Commissione prevedeva invece che questo consumo potesse aumentare fino a ricoprire il 30% del consumo di energia.
«L’introduzione – ha commentato il relatore Keith Taylor – di tali livelli elevati di zucchero negli alimenti, e specialmente in così tenera età, avrebbe contribuito all’incremento dell’obesità infantile e potrebbe influenzare le preferenze di alimentari dei bambini. In particolare per i neonati e i bambini piccoli – ha sottolineato – i livelli di zucchero aggiunto dovrebbero essere ridotti al minimo».
Del resto è noto come non soltanto l’Oms, ma anche i principali comitati scientifici europei raccomandino di ridurre l’apporto di zucchero nei bambini e nei lattanti per salvaguardarli dal rischio di obesità o dall’insorgere di malattie quali il diabete.
Questo anche in vista del fatto che, come hanno evidenziato gli eurodeputati nell’obiezione al provvedimento «a tutt’oggi, la cattiva alimentazione rappresenta in assoluto la causa principale di malattia e morte a livello mondiale, ancor più del fumo, dell’alcool e dell’inattività fisica considerati insieme».
Valentina Ferraro
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