Rapporto Fondazione Symbola, “L’Italia in 10 selfie 2016 – Una nuova economia per affrontare la crisi, protagonisti della sfida del clima”
Le più efficienti per i consumi, riducono i rifiuti climalteranti, sono campioni nell’economia circolare e all’avanguardia nelle rinnovabili. Ebbene sì, sono le imprese italiane che in Europa, in particolare nel campo dell’innovazione ambientale, sono superiori perfino a quelle tedesche. E’ quanto emerge dal rapporto della Fondazione Symbola “L’Italia in 10 selfie 2016 – Una nuova economia per affrontare la crisi, protagonisti della sfida del clima”.
Nel documento c’è una fotografia dei “talenti dell’Italia” che guardano a «una società e a un’economia più sostenibile»: lo Stivale è uno dei soli cinque Paesi al mondo con surplus manifatturiero sopra i 110 miliardi di dollari (l’Italia si attesta circa a 134 miliardi); gli altri sono Cina, Germania, Corea del Sud e Giappone, mentre Francia, Regno Unito e Stati Uniti sono ben lontani. Quasi un’impresa italiana su quattro, durante la crisi economica e finanziaria, ha scommesso sulla green economy che vale 102.497,00 milioni di euro di valore aggiunto, con vantaggi competitivi nell’export e nell’innovazione.
Secondo il rapporto, a parità di prodotto, «le imprese italiane usano meno energia e producono meno emissioni»; lo stesso vale per «l’utilizzo di materie prime e la produzione di rifiuti», tanto che «l’Italia è prima in Europa anche nel riciclo industriale: recuperiamo 25 milioni di tonnellate di materia ogni anno sui 163 totali europei». E l’Italia eccelle anche nelle rinnovabili: è il primo Paese al mondo per contributo del fotovoltaico nel mix elettrico nazionale (7,9%, dati relativi al 2013).
«L’accordo sul clima di Parigi» – ha spiegato il presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, nella premessa della presentazione del rapporto – «è solo un primo passo ma segna un cambio di rotta prima impensabile e propone grandi opportunità. L’Italia può coglierle se scommette sui suoi talenti migliori». Oltretutto «le misure per favorire la green economy e raggiungere gli obiettivi fissati alla Cop21 di Parigi coincidono largamente con quelle che servono per combattere lo smog”, così d’attualità in questi giorni.
«Questi dieci selfie» – osserva Realacci – «fotografano punti di forza di un Paese che ha nei cromosomi i principi dell’efficienza e dell’economia circolare, capace di sposare antichi saperi e innovazione». La mappa dei 10 selfie va dalla green economy alla maggiore competitività, dall’agroalimentare all’efficienza alla cultura e alla bellezza del Belpaese, dai surplus industriali ai primati nell’agroalimentare. Per maggiori informazioni: www.symbola.net
Klivia Böhm
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