Emarginati dalla crisi ma pochi vanno all’estero

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L’ultimo eurobarometro del Parlamento europeo sui giovani nell’Ue è stato pubblicato alla vigilia dello European youth Event, ragazzi da 39 Paesi a Strasburgo

In Italia il 78% dei giovani tra i 16 e i 30 anni (quasi otto su dieci) si sente emarginato dalla crisi, oltre 20 punti percentuali in più rispetto alla media europea. Allo stesso tempo, più della metà non è interessata a trasferirsi in un altro Paese Ue per studiare o lavorare.

EYE VoluntersSono solo alcuni dei dati che emergono dall’ultimo Eurobarometro commissionato dal Parlamento europeo, condotto tra il 9 e il 25 aprile su un campione di quasi undicimila (precisamente 10.964) giovani, pubblicato alla vigilia dello European youth Event (EYE), evento che porterà a Strasburgo, nei palazzi del “potere comunitario”, più di 7.500 giovani da 39 Paesi.

Youth dancing and participating last moments of EYE EventL’EYE, giunto alla sua seconda edizione, con il motto di “Insieme possiamo portare un cambiamento”, verterà su cinque temi principali: guerra e pace, apatia o partecipazione, come ridurre la disoccupazione giovanile, stagnazione o innovazione e nuove ricette per rendere l’Europa più sostenibile. Le conclusioni a cui arriveranno i giovani europei coinvolti nell’Eye saranno presentate in un documento che sarà discusso con gli eurodeputati. Fra gli ospiti che parteciperanno all’evento l’astronauta Samantha Cristoforetti, il medico congolese Premio Sakharov 2014 Denis Mukwege e Ensaf Haidar, moglie del blogger saudita Raef Badawi, premio Sakharov 2015.

Per quanto riguarda Eurobarometro, in 20 Paesi su 28 dell’Unione europea, la stragrande maggioranza dei giovani si sente emarginata dalla crisi, con i Paesi più colpiti che fanno registrare i dati più negativi: si va infatti dagli oltre nove greci su dieci (93%) a meno di tre tedeschi su dieci (27%). Tuttavia, soltanto il 15% degli intervistati tra tutti i Paesi Ue riferisce di essersi sentito obbligato a lasciare il proprio Paese a causa della crisi.

pictureIl 61% dei giovani in Europa, quindi, non vuole studiare o lavorare in un altro Paese europeo, una cifra che si abbassa al 52% se vengono presi in considerazione soltanto gli italiani. Per quanto riguarda l’Italia, il 41% esprime invece il desiderio di fare un’esperienza all’estero, un dato ben più alto rispetto alla media Ue del 32%. Eppure il Belpaese ha la maglia nera per quanto riguarda i giovani tra i 16 e i 30 anni a non aver mai fatto un’esperienza accademica o lavorativa in un altro Paese europeo (ben il 95%, contro l’88% della media Ue).

Per il resto 9 giovani europei su 10 ritengono che sia importante studiare il funzionamento dell’Ue e delle sue istituzioni. Il 51% crede che votare alle elezioni europee sia la miglior maniera di partecipare alla vita pubblica nell’Unione europea, mentre in Italia è dello stesso parere soltanto il 44% dei giovani.

 

Keiko Jiménez

Foto © European youth Event

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