Enna, cittadina che guarda al prossimo futuro

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Fino al 20 dicembre, grazie al workshop “Gli spazi per la vita reale”, progetti per la riqualificazione e la progettazione nel capoluogo siciliano

Ci sono storie che sembrano piccoli eventi quotidiani, ma che assumono un valore simbolico specialmente in periodi dove migliaia di giovani laureati, professionisti con grandi competenze cercano lavoro all’estero non avendo più fiducia delle prospettive che può offrire l’Italia.

enna21-residence_universitarioEcco allora che in una provincia fuori dai grandi eventi sociali, culturali ed economici come Enna, alcuni giovani architetti Francesco Mingrino, Angelo Lo Nigro, Stefano Sallemi e Antonino Lombardo hanno voluto credere con coraggio alle risorse del loro territorio, pur avendo importanti prospettive professionali come tanti altri Oltreconfine o nelle città del nord Italia.

Tuttavia, la loro terra non poteva essere abbandonata, questo è stato il loro pensiero, bisognava pur fare qualcosa, creando un progetto di rigenerazione urbana, culturale e sociale.

enna_panoSi ripete quest’anno, da oggi fino al 20 dicembre, un evento che rinnova la voglia di aggregare le forze vive del capoluogo siciliano. Non per nulla è stato intitolato “Gli spazi per la vita reale” perché concepito come uno scambio di idee, di progetti applicati alla produzione artigianale che in questa zona della Sicilia mantiene intatta un’eccezionale capacità di lavoro e di conoscenza.

Insomma un laboratorio a cielo aperto, dove far vivere, attraverso la sperimentazione, progetti elaborati e condivisi con i cittadini a vantaggio di quelle zone ancora belle ma trascurate, o peggio abbandonate, da troppo tempo.

enna33-uto_ughi_in_concertoL’iniziativa prevede, tra l’altro, insieme alla presentazione di progetti di riqualificazione, anche un aspetto formativo qualificato coinvolgendo gratuitamente gli studenti universitari e i laureati in architettura con un massimo di 35 anni, per partecipare a queste iniziative sotto la guida attenta di professori e artigiani.

Le attività previste per gli studenti sono: comunicazioni teoriche, progettazione grafica e tecnica, realizzazione di progetti con artigiani locali e infine installazione delle opere prodotte per gli spazi prescelti esponendo i manufatti.

Enna mette così il suo vestito più bello perché, forse pochi lo sanno, ma la città da alcuni anni ormai sta diventando per molti giovani siciliani, e non solo ennesi, un polo accademico di eccellenza riconosciuto anche all’estero e un sito di grande interesse turistico grazie a panorami mozzafiato del cuore della Sicilia, delle sue ricchezze artistiche, culturali ed enogastronomiche.

20161214_103645Il successo dell’iniziativa lo dimostra anche la partecipazione numerosa e qualificata, di professionisti con un grande bagaglio di esperienza attratti da questo fermento come, per citarne solo alcuni, Giuseppe Cappochin presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti e Arturo dell’Acqua Bellavitis presidente della Fondazione del Museo del Design della Triennale di Milano, Fabio Naselli direttore scientifico dello Ierek EU (già docente di Urbanistica presso l’Università di Enna Kore), Claudio Gambardella professore di Disegno Industriale presso l’Università della Campania e Luigi Patitucci designer, storico e critico del design, solo per fare alcuni nomi.

Tutti aspetti che trovano spazio nel workshop e nella voglia di dare ad Enna il giusto rilievo che merita e, come hanno fatto i giovani architetti, per non abbandonarla mai più.

 

Pierfrancesco Mailli

Foto © Design al centro, Wikicommons

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