Giorno di vigilia per il nuovo, grande, Giubileo a Roma e nel resto del mondo

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Fervono gli ultimi preparativi. Per molti un’occasione per rinnovare la propria vita e farla divenire uno strumento di misericordia

«L’apertura della Porta Santa in San Pietro, l’8 dicembre – giorno nel quale si celebra la Santa Vergine Maria – sarà una cerimonia molto semplice» lo ha dichiarato Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e “regista dell’evento” nella conferenza stampa alla vigilia del Giubileo della Misericordia, spiegando, a centinaia di giornalisti provenienti da tutto il mondo, gli appuntamenti che si terranno nell’anno giubilare che si concluderà domenica 20 novembre 2016.

Domani, martedì 8 dicembre, Papa Francesco aprirà la Porta Santa e l’attraverserà, DSCN0851dopo di lui i Cardinali, i Vescovi, rappresentanti dei sacerdoti, religiosi e laici poi in processione fino alla tomba dell’apostolo Pietro dove si svolgerà il rito conclusivo della Messa. Il Papa reciterà poi l’Angelus, come è consuetudine, dalla finestra del Palazzo Apostolico.

Mons. Fisichella ha ricordato che proprio il giorno di inizio dell’Anno Giubilare ricorre il cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II. La sera dell’8 dicembre in Piazza San Pietro vi sarà una suggestiva rappresentazione dal titolo “Fiat Lux” , saranno proiettate sulla facciata della Basilica e sulla cupola di San Pietro immagini ispirate alla misericordia, all’umanità, al mondo naturale e ai cambiamenti climatici e tratte dal repertorio di alcuni grandi fotografi. Tale evento è ispirato all’ultima enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” e vuole proporre la bellezza del creato in occasione DSCN0855della Ventunesima Conferenza sul Clima che si tiene a Parigi e che terminerà venerdì 11 dicembre.

Papa Francesco ha voluto che il Giubileo si svolgesse in Chiese particolari ed è per questo che ha voluto aprire la Porta Santa nella cattedrale di Bangui nella Repubblica Centrafricana domenica 29 novembre. Dal 13 dicembre saranno aperte, per la prima volta nella storia dei Giubilei, le Porte Sante in tutte le cattedrali del mondo, quella del Santo Spirito ad Istanbul, Cristo Re a Gitega in Burundi, San Giuseppe a Dunedin in Nuova Zelanda, Nostra Signora di Myeoungdong a Seoul in Corea del Sud, di San Giorgio nell’arcidiocesi Maronita di Beirut per citarne solo alcune. In quel giorno Papa Francesco apre a Roma la Porta Santa della Cattedrale di Roma a San Giovanni in Laterano mentre venerdì 18 dicembre, fatto unico nella storia giubilare che indica quanto Bergoglio abbia a cuore i più poveri, si recherà all’Ostello “Don Luigi di Liegro”della Caritas di Roma nei pressi della Stazione Termini per aprire lì “La Porta della Misericordia” luogo ove da oltre venti anni vengono accolte le persone in grave disagio che chiedono aiuto.

DSCN0860Mons.Fisichella ha anche precisato che sono stati predisposti strumenti di comunicazione per i sordi e per i ciechi e ha poi reso noto che sono stati creati 800 “Missionari della Misericordia” sacerdoti provenienti da diverse parti del mondo, indicati dai vescovi, che a partire dal mercoledì delle ceneri riceveranno direttamente dal Santo Padre «la facoltà di perdonare i peccati riservati alla Sede Apostolica». La cosa ha destato molta curiosità tra i giornalisti e ad una specifica domanda di un giornalista americano, Mons Fisichella ha spiegato che sono cinque questi peccati considerati gravissimi. Il primo è la profanazione delle ostie consacrate, il secondo è il sacerdote che assolve in confessione la persona con la quale ha avuto rapporti sessuali, il terzo è il vescovo che senza mandato pontificio consacra un altro vescovo, scomunica anche per il vescovo che tenta di ordinare una donna sacerdote, quarto è il sacerdote che lascia trapelare il segreto del confessionale, il quinto colpisce chi usa violenza contro il pontefice.

Questo giubileo sarà un momento importante per tutta la Chiesa per ricordare che la misericordia è l’essenza dell’annuncio nel mondo della tenerezza di Dio e come ha scritto Papa Francesco «Nelle nostre parrocchie, nelle nostre comunità, nelle associazioni, dovunque vi siano dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia».

 

Giancarlo Cocco

Foto © Giancarlo Cocco

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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