Grecia: attesa per oggi la proposta di Tsipras all’Unione europea

Intanto la Bce concede altre due settimane di liquidità agli istituti ellenici. E dagli Usa arriva il monito: «L’incertezza non è una cosa buona per l’Europa»

Dopo il muro contro muro consumatosi all’Eurogruppo di lunedì, sembra aprirsi uno spiraglio fra Grecia e Ue, alla ricerca di un accordo sull’estensione del prestito al governo ellenico da parte dell’Unione europea.

L’irrigidirsi delle posizioni e la fermezza delle dichiarazioni che, da una parte e dell’altra, sono state rilasciate dopo l’ultimo Eurogruppo a Bruxelles, hanno infatti innescato immediate reazioni da parte dei leader europei, e non solo. E dopo un primo momento di stallo, sembra che qualcosa abbia inziato a muoversi. Martedì è arrivata la telefonata del premier italiano, Matteo Renzi, ad Alexis Tsipras, alla presenza del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Nella serata di ieri, invece, gli Stati Uniti si sono pronunciati sulla situazione greca, attraverso una telefonata del segretario del tesoro Jack Lew al ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis. «È il momento di trovare un sentiero costruttivo in accordo con il Fmi e i ministri europei delle finanze» ha esortato Lew, sottolineando poi che «l’incertezza non è una cosa buona per l’Europa».

Affermazioni che Varoufakis ha così commentato su twitter: «Il segretario del Tesoro Usa mi ha effettivamente detto che un mancato accordo danneggerebbe la Grecia. Ha aggiunto che danneggerebbe anche l’Europa. Un avvertimento a entrambe le parti».

US Treasury Sec did indeed tell me that nonagreement would damage Greece. He added that it would also damage Europe. Advice to both sides!

— Yanis Varoufakis (@yanisvaroufakis) 18 Febbraio 2015

Ma non arrivano solo dichiarazioni o esortazioni. Qualcosa si muove anche nel concreto, e nell’immediato: e infatti, sempre nella serata di ieri, arriva la notizia che la Bce ha concesso altre due settimane di respiro alle banche elleniche, dando il via libera a fornire altra liquidità nell’ambito del programma Ela (Emergency liquidity assistance). La disponibilità di risorse sale così dagli attuali 65 miliardi a 68,3 cui gli istituiti ellenici potranno accedere ancora per due settimane.

Tutti segnali che fanno percepire che qualcosa è cambiato e che  un accordo fra Atene e Ue ora potrebbe essere più vicino. È atteso per oggi l’invio da parte della Grecia della sua proposta all’Eurogruppo. Una proposta sulla quale Atene starebbe lavorando, cercando di giungere a un compromesso accettabile anche per l’Europa. Un testo che, a quanto pare, arriva dopo una serie di consultazioni con i partner europei e una teleconferenza.

Da quanto trapelato da fonti governative, la Grecia sarebbe intenzionata a chiedere un’estensione di 3-6 mesi del proprio prestito. Resta tuttavia il nodo delle condizioni attuali, cui il governo Tsipras sembrerebbe non voler sottostare, soprattutto relativamente alle misure di austerity.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue, continua tuttavia a ribadire: «L’Eurogruppo con chiarezza ha comunicato alla Grecia che si deve estendere il programma con le condizionalità connesse, solo dopo c’è la flessibilità per discuterle».

Nella situazione attuale, le prossime ore potrebbero rivelarsi decisive nel raggiungimento di un compromesso con la conseguente firma di un accordo fra Grecia e Ue.

Le borse, intanto, stanno dimostrando ottimismo al riguardo: nella giornata di ieri, infatti, le borse europee si sono attestate sui massimi degli ultimi sette anni.

Valentina Ferraro
Foto © European Community, 2015 – © European Union 2015