Gruppo Pompidou, il viceministro della Giustizia ucraino chiede riforme sanitarie nelle carceri

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Prevenzione dell’HIV e trattamento della tossicodipendenza nelle prigioni europee: workshop e formazione a Kiev

Da lunedì 5 novembre si è concluso oggi una settimana dedicata alla prevenzione che fa visto prima un workshop e poi una formazione di alto livello sul trattamento della tossicodipendenza e la prevenzione delle infezioni da HIV nelle carceri dell’oblast’ (un tipo di suddivisione territoriale presente in alcuni degli stati slavi e delle ex repubbliche sovietiche, ndr) di Kiev organizzata dagli esperti in materia di politiche antidroga del Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa.

In Ucraina, l’aumento del 40% del numero annuale di nuove infezioni da HIV, passate da 9.500 nel 2010 a 15.680 nel 2017, è particolarmente pronunciato nelle carceri e presso i consumatori di sostanze per via iniettiva. Quattro esperti del mondo carcerario e del trattamento delle dipendenze, provenienti da Germania, Israele, Repubblica di Moldova e Slovenia si sono scambiati le buone pratiche su tematiche che vanno dalle terapie sostitutive in caso di dipendenza dagli oppiacei, alla prevenzione delle overdose, e hanno illustrato altri tipi di formazione miranti a ridurre la diffusione delle infezioni da HIV nelle carceri, affiancando i responsabili di istituti penitenziari ucraini per migliorare la situazione.

Le due giornate di formazione (ieri e oggi) in particolare sono servite per esaminare i problemi legati alla droga e i programmi di prevenzione dell’HIV nelle prigioni europee, le risposte esistenti e le buone pratiche in Ucraina, nonché le esperienze di Paesi come la Germania, Israele, la Repubblica di Moldova e la Slovenia per quanto riguarda le terapie sostitutive, la riduzione dei danni per la salute e i trattamenti in regime di astinenza.

                    Denys Chernyshov

«Il workshop ci ha offerto l’opportunità di imparare dalle esperienze internazionali e di utilizzarle per migliorare il nostro sistema penitenziario, che porta a una società più sicura», ha dichiarato Denys Chernyshov, viceministro della Giustizia ucraino, rivolgendosi ai dirigenti del Servizio penitenziario statale dell’Ucraina durante l’evento formativo per dirigenti “Trattamento della tossicodipendenza e prevenzione dell’HIV nelle carceri” tenutosi a Kiev negli ultimi due giorni.

Chernyshov ha esortato i partecipanti a essere attivi nel processo di riforma continua del sistema penitenziario, che include inoltre piani futuri per introdurre la terapia sostitutiva in caso di dipendenza dagli oppiacei (OST) nelle carceri. Esperti di politica antidroga provenienti da quattro Paesi europei hanno presentato le raccomandazioni pratiche sviluppate con il personale che opera in ambito medico, dell’assistenza sociale, della sicurezza e della libertà condizionale in sei carceri ucraine durante il workshop di tre giorni tenutosi a Kiev dal 5 al 7 novembre.

Robert Teltzrow, Consulente principale del progetto del Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa ha esortato il ministro a intraprendere «azioni immediate per attuare i programmi di terapia sostitutiva in caso di dipendenza dagli oppiacei e di prevenzione delle overdose per ridurre le infezioni da HIV e le morti nelle carceri del Paese». Sono stati più di 50 i partecipanti ai due eventi, organizzati dal Gruppo Pompidou nel quadro del suo Programma per la giustizia penale e le carceri.

 

Ieva Krūmiņš

Foto © Consiglio d’Europa, Cnn, Twitter

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