Studio per Vinitaly 2015: i vitigni più menzionati e amati sul Web

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Realizzato dal centro studi MM-One Group prima della Fiera di Verona: tante curiosità sull’universo enologico. Da Gran Bretagna e Usa il maggior numero di citazioni

Prosecco, Chardonnay e Merlot sono i vitigni più menzionati nel web, ma sono il Marzemino, il Montepulciano e il Raboso i vini più amati dagli internauti. Gli inglesi e gli statunitensi superano gli italiani per numero di citazioni sul vino nel web. Le donne sono le più attive nel parlare di vino e il mezzo digital più utilizzato per commentare o recensire è Twitter.

Vinitaly2015_FotoEnnevi_255A7211_20150322I risultati emergono da uno studio realizzato dal Centro Studi di MM-One Group (vedi l’infografica) agenzia specializzata nella realizzazione di modelli di e-business per le aziende, che ha selezionato 25 Vitigni (Prosecco, Chardonnay, Merlot, Sauvignon, Chianti, pinot, Brunello, Lambrusco, Montepulciano, Franciacorta, Sangiovese, Nebbiolo, Malvasia, Nero d’Avola, Bonarda, Mueller Thurgau, Verdicchio, Negroamaro, Cannonau, Vernaccia, Primitivo di Manduria, Lagrein, Refosco, Raboso, Marzemino, Ribolla Gialla e Schioppettino) monitorando per una settimana (dal 3 al 10 marzo 2015) tutte le menzioni provenienti dal web.

Nella settimana di interesse i vitigni più citati sul web sono stati il Prosecco (con il 20,6% delle menzioni totali), seguito da Chardonnay (13,7%), Merlot (13,0%), Sauvignon (11,8%) e Chianti (8,8%). Molto inferiori, in confronto, sono le menzioni per i vigneti come Marzemino, Ribolla Gialla o Schippettino che acquisiscono, rispettivamente, appena lo 0,2% delle citazioni.

Vinitaly2015_FotoEnnevi_255A1015_20150322Il vitigno più apprezzato dall’utenza web risulta essere il Marzemino: tutte le citazioni su questo vino mostrano un sentiment positivo sebbene, come abbiamo visto prima, sia il vitigno meno menzionato online. Tra i vini più amati vi è anche il Montepulciano, il Raboso, il Sauvignon, il Primitivo di Manduria, il Brunello, il Sangiovese, il Malvasia, il Chianti e il Negroamaro, per i quali oltre il 90% delle citazioni descrive positivamente il vino o il vitigno in oggetto.

Gran Bretagna e Stati Uniti sono i primi due Paesi che maggiormente parlano di vino. In particolare gli inglesi sono quelli che nel 34% dei casi citano il Prosecco, gli statunitensi quelli che menzionano di più lo Chardonnay (22%), il Merlot (25%) e il Sauvignon (23%). Il Chianti, cosi come il Lambrusco, il Montepulciano e il Franciacorta, sono invece nominati maggiormente dagli italiani.

Vinitaly2015_FotoEnnevi_255A7188_20150322Di tutti gli strumenti web monitorati, Twitter è il mezzo più utilizzato da chi parla di vino. In particolare di tutte le menzioni, il 72% proviene da questo social, seguito di Facebook (10%), dai siti web (5%), dalle news online (4%) e da Pinterest (4%). Marginale è l’utilizzo di Forum, Blog, Instagram, Video o altri Social Networks.

Su Twitter sono le donne a parlare di più di vino, anche se ciascun vitigno ha i propri sostenitori. Gli uomini sono quelli che maggiormente menzionano lo Chardonnay, il Merlot, il Sauvignon, il Brunello e il Lambruso, ma sono le donne le maggiori seguaci di Prosecco, Chianti e Pinot (solo per nominare i vini più citati).

 

Angie Hughes

Foto © Vinitaly 2015

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Angie Hughes
Scrivere in italiano per me è una prova e una conquista, dopo aver studiato tanti anni la lingua di Dante. Proverò ad ammorbidire il punto di vista della City nei confronti dell'Europa e delle Istituzioni comunitarie, magari proprio sugli argomenti più prossimi al mio mondo, quello delle banche.

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