Il Consiglio d’Europa lancia un’offensiva in favore giovani

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Impegno dei 47 Stati membri per misure concrete nei campi del lavoro, educazione, salute. Nuova Raccomandazione del Comitato dei ministri

L’accesso pieno e senza ostacoli dei giovani ai propri diritti è un elemento essenziale di una cultura di diritti umani, democrazia e Stato di diritto. Mercoledì 28 settembre il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha adottato una nuova Raccomandazione per i suoi Stati membri volta a eliminare gli ostacoli legali, politici e sociali all’accesso ai diritti da parte dei giovani.

vwygmg0yag5vz1fjvmdvnldhad8fa1fgwx0lnqazaj8dkwo8awtvcfzgvtcgnqAgevolare il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro assicurando tirocini e apprendistati di qualità e rimuovere gli ostacoli che non permettono ai giovani di accedere a un impiego stabile e a uno standard di vita decoroso. Queste due delle principali misure che l’Italia e gli altri 46 Stati membri del Consiglio d’Europa si sono impegnati a prendere per assicurare che i giovani abbiano accesso a tutti i diritti legali, politici e sociali che gli devono essere garantiti e riconosciuti.

Gli impegni presi dagli Stati sono contenuti, appunto, nella raccomandazione succitata adottata dal Comitato dei ministri dell’organizzazione europea, l’organo esecutivo che rappresenta i governi dei 47 Paesi membri. I governi si sono impegnati a investire su un’istruzione di qualità e inclusiva, cui tutti abbiano accesso, a creare misure per assicurare che i giovani abbiano accesso alla copertura sociale, al credito e ai piani per la casa. Inoltre dovranno rimuovere gli ostacoli che non permettono ai giovani di partecipare alla vita sociale e politica, anche attraverso un’adeguata istruzione sui loro diritti, sul come farli rispettare e su quali procedure devono seguire se sono violati.

47943_030Le misure che gli Stati membri dovrebbero prendere per affrontare tali sfide includono: investire in un’istruzione inclusiva e di qualità; promuovere tirocini e apprendistati conremunerazioni dignitose” per agevolare la transizione dal mondo dell’istruzione al mercato del lavoro; continuare a promuovere un accesso equo alla mobilità per tutti i giovani, in particolare i volontari, attraverso un utilizzo più ampio dei programmi sulla mobilità e degli schemi europei e procedure di rilascio dei visti semplificate; avvalersi dell’esperienza delle organizzazioni giovanili per affrontare la discriminazione e l’intolleranza.

Il Consiglio d’Europa invita, inoltre, gli Stati membri a fornire educazione sanitaria; servizi per la salute sessuale e riproduttiva gratuiti, sicuri e personalizzati; servizi per sostenere lo sviluppo e il benessere emotivo dei giovani, assicurare accesso semplice e tempestivo ai servizi di salute mentale, come quelli che si occupano di disturbi alimentari e dipendenze; nonché consulenza gratuita per i giovani in difficoltà, compresi i rifugiati e i migranti. Il Consiglio d’Europa esaminerà l’attuazione di questa raccomandazione da parte degli Stati membri tra cinque anni.

47943_024Affrontare le esigenze specifiche dei giovani che vivono in aree rurali e in quartieri svantaggiati è uno degli aspetti importanti del lavoro che devono compiere gli Stati membri. Le sfide e i modi di risolvere i problemi che interessano i giovani dei quartieri svantaggiati, relativi all’accesso ai diritti sociali, hanno rappresentato il tema centrale dell’evento tenutosi al Centro europeo della gioventù a Strasburgo dal 27 al 29 settembre. Il seminario “Enter!: from Policy to Practice” ha analizzato la situazione dei giovani vittima di discriminazione ed esclusione sociale negli Stati membri del Consiglio d’Europa. Circa 40 partecipanti provenienti da diversi Paesi europei hanno dibattuto sui recenti sviluppi nell’ambito del lavoro giovanile e hanno avanzato proposte per un ulteriore sviluppo e la sostenibilità di un altro documento orientativo, Raccomandazione CM/Rec(2015)3, incentrato in modo specifico sull’accesso ai diritti sociali da parte dei giovani che vivono in quartieri svantaggiati.

Per ulteriori informazioni vedi il portale Dipartimento della Gioventù del Consiglio d’Europa

 

Sophia Ballarin

Foto © Consiglio d’Europa

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