Il Parlamento saluta Catherine Ashton. Ora è il momento della Mogherini

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Passaggio di consegne per la carica di Alto rappresentante dell’Ue. Intanto si tengono le ultime due audizioni e si attende l’approvazione dell’esecutivo

Oggi a Lussemburgo Catherine Ashton ha preso parte al suo ultimo consiglio degli Esteri. È infatti giunto il momento dei passaggi di consegne che la vedrà cedere il passo a Federica Mogherini che sarà la nuova Lady Pesc della Commissione Juncker. I ministri hanno omaggiato entrambe con un fragoroso applauso.

Fra le due sembra esserci sempre stato un sentimento di stima e simpatia reciproca, confermato in questa occasione, durante la quale la Mogherini si è espressa in modo confidenziale: «Questo è stato un Consiglio particolare, l’ultimo di Cathy – ha dichiarato – Ci teniamo a rivolgerle stasera un saluto meno formale che stiamo preparando». In serata, infatti, è prevista una cena che la Presidenza italiana terrà proprio in onore della Ashton, durante la quale la Mogherini le consegnerà anche un regalo personale.

Domani, a Strasburgo, sarà invece Barroso a pronunciare quello che, con ogni probabilità, sarà il suo ultimo discorso. I tempi sono ormai strettissimi e, se si vuole arrivare all‘insediamento dell’esecutivo Juncker il primo novembre, come previsto, non devono esserci sorprese. E infatti ora l’attenzione è tutta puntata sul voto di fiducia che il Parlamento europeo esprimerà mercoledì.

Qualche nodo da sciogliere ancora c’è: dopo l’audizione disastrosa della slovena Anna Bratušek, conclusasi con una bocciatura, la sua “sostituta” Violeta Bulc, si è vista cambiare il portafogli assegnatole, a causa della sua scarsa esperienza politica. A lei spetterà infatti la gestione dei Trasporti, mentre la vicepresidenza sull’Unione energetica sarà affidata allo slovacco  Maros Sefkovic. Questo, naturalmente, se dimostreranno di aver convinto il Parlamento con le loro audizioni.

Sono stati infatti proprio loro a chiudere, questa sera, la “graticola” al Parlamento europeo. E se  Sefkovic sembra aver convinto per la sua preparazione, lo stesso non può dirsi della Bulc, che non si è mostrata molto sicura. Eppure gli eurodeputati sembrano essere stati indulgenti già nelle domande che le hanno rivolto durante l’audizione, evitando, per esempio, riferimenti al suo curriculum piuttosto “scarno” relativamente all’esperienza politica. C’è da aspettarsi dunque che non saranno troppo severi neanche nella valutazione finale, che, se tutto procederà senza intoppi, porterà all’approvazione della nuova Commissione Juncker il prossimo mercoledì.

 

Klivia Böhm
Foto © European Community, 2014

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1 commento

  1. L’Ue ha concluso ben poco con Ucraina e Mediorienti. Auguriamoci che non vada a inguaiarsi pure nelle beghe tra Italia e India, e pensi a uniformare la lunghezza delle banane

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