Sul mercato i primi smartphone interamente prodotti in Africa

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Il Mara Group, la compagnia autodefinitasi “panafricana” che opera nel settore della tecnologia e della finanza, è l’artefice del lancio dei due nuovi dispositivi

Il Mara Group in Rwanda ha grandi ambizioni, il suo obiettivo è quello di rendere il Paese uno dei principali Hub tecnologici della regione. La scorsa settimana, la compagnia ha rilasciato due smartphone, garantendo al Mara Group il titolo di primo produttore manifatturiero di smartphone del Continente. La compagnia ha inaugurato un nuovo impianto di produzione la scorsa settimana a Kigali, la capitale del Rwanda, nella quale il presidente ruandese ha tenuto una conferenza stampa.

Secondo quanto riportato dalla CNN: «Questa è la prima fabbrica di smartphone ad alta tecnologia in Africa» ha dichiarato il presidente ruandese Paul Kagame. Infatti, mentre in altri Stati africani (Algeria, Egitto e Sudafrica) gli smartphone sono solo assemblati ma le componenti vengono da altri Paesi, il Mara Group è il primo a produrli in proprio in tutta la filiera dalle schede madri e componenti all’imballaggio. Inoltre, Kagame auspica che l’attività del Mara group possa contribuire ad aumentare la percentuale di utilizzo del telefono nel Paese attualmente al 15% del totale.

Parla il CEO della Compagnia

Ashish Thakkar, amministratore delegato di Mara Group, sostiene che i dispositivi risponderanno a un’esigenza diffusa e creeranno nuove opportunità. Egli ha dichiarato: «Ci siamo resi conto alcuni anni fa, che per creare un impatto sociale positivo sul nostro Continente dobbiamo avere smartphone di alta qualità e convenienti, ciò consentirà nel futuro l’inclusione finanziaria». Il CEO ha aggiunto che finora molti consumatori nei Paesi africani, erano stati costretti a scegliere tra telefoni «di alta qualità ma non abbordabili, o abbordabili ma non di alta qualità». Thakkar specifica che l’attenzione della società si rivolge ai clienti disposti a pagare un poco di più per la qualità. Inoltre ha aggiunto che il nuovo impianto di produzione può attualmente produrre 10.000 unità al giorno. «La Cina ha Huawei, Xiaomi, gli Stati Uniti hanno l’iPhone e l’Africa ha Maraphone». «Questo progetto mostrerà il potenziale e l’abilità del nostro continente che può produrre smartphone di alta qualità e convenienza, smartphone realizzati da africani per gli africani e per il resto del mondo» sono le parole di Ashish Thakkar, fondatore di Mara Group, in una conferenza stampa dell’Africa Investment Forum, a Johannesburg, in Sudafrica.

Nuove opportunità di crescita e sviluppo

Il gruppo Mara ha grandi aspettative di profitto dall’accordo di libero scambio continentale africano, un patto volto a formare un blocco commerciale di 55 nazioni, che potrebbe aumentare le vendite del gruppo in tutta l’Africa. Le negoziazioni dell’accordo dovranno iniziare a luglio dell’anno prossimo, con l’obiettivo di unire 1,3 miliardi di persone e creare un blocco economico da 3,4 trilioni di dollari. Tuttavia, l’accordo è ancora nelle fasi iniziali e ancora molti sono gli aspetti da stabilire prima della completa rimozione delle tariffe.

Thakkar inoltre ha anche sottolineato l’impegno della sua azienda a sostenere lo sviluppo in Rwanda, rilevando che il 90% dei 200 dipendenti delle fabbriche sono ruandesi e il 60% sono donne. Questo ha anche l’obiettivo di costruire “l’alfabetizzazione digitale”. Per Paula Ingabire, ministro delle TIC del Ruanda alla CNN ha dichiarato «Questo stabilimento assumerà e formerà professionisti per lavori di produzione più qualificati».

I due telefoni Mara X & Z

I due smartphone lanciati sul mercato sono il Mara X ($130) e il Mara Z ($190) i primi definiti “Made in Africa”, entrambi montano come sistema operativo Android One di Google. Mara X è il telefono più economico lanciato sul mercato, il telefono con riconoscimento d’impronte monta un display Hd di 5.5” e due fotocamere da 13MP posteriore con HDR e 5 MP anteriore, il tutto supportato da un processore Quad-core da 1.5GHz con 1 GB di Ram e 16GB di spazio d’achiviazione. Invece Mara Z è lo smartphone di fascia alta, il telefono con riconoscimento facciale e d’impronte monta un display Gorilla Glass UltraHD da 5.7” e due fotocamere entrambe da 13MP con HDR il tutto gestito da un processore Octa-Core1.4Ghz con 3GB di Ram e 32Gb per l’archiviazione tutta l’esperienza goduta con un sistema audio Dolby 5.1.

Il telefono Maraphone, primo nel suo genere, si rivolgerà principalmente al mercato africano, ma l’obiettivo è anche quello di esportare il prodotto in altri Continenti, tra cui l’Europa. Per questo piano l’azienda ha ricevuto il sostegno della Banca Africana per lo Sviluppo nell’ambito dei progetti di sostegno dell’industrializzazione del continente e dello sviluppo dell’high tech.

 

James Sekitoleko

Foto © Maraphone

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James Sekitoleko
Cittadino italo-ugandese nato a Roma, Da sempre interessato ai temi della politica, dell’ambiente e soprattutto dell’innovazione digitale che sta cambiando profondamente i modi di vivere nella nostra società. Osservatore attento di Europa ed Unione europea. Persona curiosa a 360 gradi, coinvolto in varie realtà associative.

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