In Europa diversi errori nella spesa per lo sviluppo rurale

0
359

Pubblicata la relazione speciale della Corte dei conti europea che spiega cause e violazioni della normativa vigente

Una relazione pubblicata oggi dalla Corte dei conti europea rileva che la maggior parte degli errori nell’ambito della politica dello sviluppo rurale è dovuta a violazioni delle condizioni stabilite a livello degli Stati membri. Le loro autorità di controllo avrebbero potuto e dovuto rilevare e correggere la maggior parte degli errori che riguardano misure d’investimento nello sviluppo rurale. I loro sistemi di controllo sono carenti perché i controlli non sono esaustivi e sono basati su informazioni insufficienti.

«È importante capire perché i tassi di errore nell’ambito dello sviluppo rurale siano così inaccettabilmente elevati. Per ridurli è fondamentale trovare il giusto equilibrio fra il numero e la complessità delle norme che disciplinano le spese – che aiutano a raggiungere gli obiettivi della politica, come il miglioramento della competitività nell’agricoltura – e lo sforzo necessario per garantire il rispetto di tali norme» ha commentato Rasa Budbergytė, il membro della Corte responsabile della relazione.

Press conference by Ladislav Balco at the ECLa relazione speciale (23/2014), intitolata “Errori nella spesa per lo sviluppo rurale: quali sono le cause e in che modo sono stati affrontati?”, è incentrata sulla verifica della conformità dell’attuazione dello sviluppo rurale alla normativa applicabile e descrive le principali cause dell’elevato tasso di errore per il settore dello sviluppo rurale. Valuta inoltre se le misure adottate dagli Stati membri e dalla Commissione possano consentire in futuro di affrontare efficacemente le cause individuate. La relazione include le informazioni messe a disposizione degli auditor fino alla fine di settembre 2014.

L’Unione europea e gli Stati membri hanno destinato oltre 150 miliardi di euro alla politica di sviluppo rurale nel periodo di programmazione 2007-2013, quasi equamente ripartite tra misure d’investimento e aiuti per superficie. La spesa per lo sviluppo rurale è gestita in regime di gestione concorrente tra gli Stati membri e la Commissione. Gli Stati membri sono responsabili dell’attuazione dei programmi di sviluppo rurale al livello territoriale pertinente, secondo il proprio ordinamento istituzionale. La Commissione è responsabile di vigilare sugli Stati membri per accertarsi che questi adempiano ai compiti loro affidati.

Il significativo livello di inosservanza delle norme applicabili, che si traduce nell’elevato tasso di errore, indica che i fondi in questione non sono spesi conformemente alla normativa applicabile. Ciò può incidere negativamente sul conseguimento degli obiettivi della politica di sviluppo rurale, ossia migliorare la competitività del settore agricolo e forestale, migliorare l’ambiente e lo spazio rurale, migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche.

 

 

Manon De Clercq

Foto © European Court of Auditors 2015

Articolo precedenteGrecia rifiuta proposta dell’Eurogruppo. Nuovo incontro venerdì
Articolo successivoLa Germania si presenta a Roma in vista dell’Expo di Milano

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui