In viaggio nella Grecia sconosciuta, fra i monti della catena del Pindo

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Luoghi che conservano intatte le proprie tradizioni, un vero paradiso per gli amanti della natura, dell’arte e per chi pratica gli sport invernali

C’è una Grecia lontana dalle spiagge assolate ma altrettanto affascinante per il visitatore, una terra aspra e convulsa dove le creste dei monti sembrano ancora scosse da misteriosi cataclismi. Qui è possibile viaggiare su irti crinali, incontrando lungo la strada i pastori con le loro greggi, volti così autentici e veri che paiono emergere da un tempo trascorso. Siamo sull’impervia catena del Pindo, che si estende dal confine con l’Albania fino all’incantevole villaggio di Métsovo e oltre. Un luogo definito dalla lungimiranza e dalle capacità di uno dei suoi personaggi più illustri, lo scrittore e politico Evángelos Avérof-Tossizza (1910-1990). Dobbiamo a lui l’esistenza di un museo fra i più ricchi dell’intero Paese proprio qui, nel bel mezzo di una imponente catena montuosa.

IMG_3768La Galleria Avérof  è una vera sorpresa. Inaugurata nel 1988 dal suo fondatore, vanta una collezione di circa duecento opere di artisti greci del XIX° e del XX° secolo. E’ ospitata in un edificio costruito per l’occasione, perfettamente funzionale allo scopo, ampliato nel 1994 per accogliere le nuove acquisizioni. Il percorso espositivo ha un andamento cronologico, e spazia dagli inizi della nuova arte ellenica fino alle forme partorite dalla modernità. Tendenze pre-impressioniste ci ricordano che anche la Grecia non era impermeabile agli influssi provenienti dalla Francia, come dimostrano le vedute dipinte da Pantazis Pericles (1849-1884) nei dintorni di Bruxelles. Figure femminili interessanti come quella di Sofia Laskaridou (1882-1965), infondono nell’arte greca gli insegnamenti appresi a Monaco e a Parigi. Un eclettismo che si mostra in peculiari alchimie pittoriche, debitrici nei confronti dell’impressionismo ma anche dell’espressionismo tedesco. Meno sorprendente trovarsi di fronte a immagini esotiche, pervase da un sensuale orientassimo, come avviene nell’opera di Rallis Theodoros (1852-1909), nativo di Costantinopoli ma cresciuto artisticamente nelle sofisticate atmosfere parigine. Ne risulta l’immagine di un Paese non marginale nell’evoluzione della storia dell’arte europea, comunque in grado di seguirne gli impulsi e di assecondarne gli sviluppi.

IMG_3525Una magnifica esposizione di fotografie completa il percorso. Immagini di vita quotidiana, ritratti fortemente espressivi di pastori, di bambini e donne abbigliate in abiti tradizionali, volti che restano impressi nella mente del visitatore. Particolarmente belli gli scatti di Kostas Balafas, nato nel 1920 a Kipseli, in una terra dove gli uomini erano costretti a lottare per la sopravvivenza. Morto nel 2011, ha lasciato un’eredità enorme che oggi ci permette di scrutare a fondo nel tempo passato.

IMG_3789Personalità eclettica e interessante, Avérof lega il suo nome anche ad altre iniziative lontane dall’ambito puramente estetico. E’ il caso della cantina che porta il suo nome, Katogi Averoff, associata anche all’omonimo albergo. Restaurata di recente con sapienti e modernissimi effetti di luce, offre una visita particolarmente suggestiva. Qui la cultura del vino si unisce a quella dell’ospitalità più calorosa. Fu proprio Evángelos Avérof a portare, per la prima volta in Grecia, il Cabernet Sauvignon, piantandone i vitigni a oltre 1.ooo metri di altezza. Una scommessa vinta, a giudicare dalla qualità dei vini prodotti.

Métsovo colpisce il visitatore per l’assoluta armonia fra le sue architetture, costruite in legno e pietra locale, e la natura circostante. Strutture nuove come ad esempio il Grand Forest, splendido albergo a cinque stelle dal quale si domina il paese, non turbano affatto il paesaggio, ma si inseriscono armoniosamente in esso. Gli amanti degli sport invernali hanno qui il loro paradiso, visti i numerosi impianti sciistici presenti. IMG_3793Affascinanti chiese, come quella di Theotokos attualmente in restauro, rivelano meraviglie pittoriche improvvise e celate al viaggiatore distratto e frettoloso. Piccole taverne preparano piatti squisiti e genuini con prodotti tradizionali di eccellente qualità, completando nel migliore dei modi l’offerta di questo luogo ancora incontaminato.  Questa è la scommessa sulla quale puntano gli abitanti e le autorità locali, cioè attrarre nuovi flussi turistici senza abdicare alla propria specificità, alle proprie tradizioni nelle quali risiede l’unicità di questa terra.

Fra le esperienze elettrizzanti che si possono praticare in questa parte remota dell’Epiro c’è il raftingDiversi sono i fiumi adatti a questa disciplina sportiva che, contrariamente a quanto si pensa, non richiede una preparazione specifica. Istruttori attenti seguono il neofita, facendogli vivere un’esperienza indimenticabile in completa sicurezza. Fra i corsi d’acqua più spettacolari segnaliamo l’Arachthos, che fra antichi ponti di pietra, ripide gole e cascate celate lungo il suo corso offre un tragitto vario e colmo di sorprese. Fra le numerose attività praticabili citiamo ancora il kayak, il river trekking e il jeep safari. Alpin Zone costituisce un importante punto di riferimento al riguardo, con i suoi centri diffusi nell’intera regione. Nei boschi circostanti inoltre gli amanti dell’escursionismo, degli itinerari ciclabili e delle passeggiate a cavallo potranno dare sfogo alle loro passioni in un ambiente straordinario.

Il parco nazionale di Vikos-Aoòs, istituito nel 1973, ospita poi un luogo che lascia sbalorditi. Osservata da uno dei punti panoramici che le stanno di fronte, la gola di Víkos presenta uno spettacolo sublime e drammatico al tempo stesso. Il canyon stupisce per le sue enormi proporzioni, circa un chilometro di altezza, e per l’impervia pendenza delle sue pareti calcaree. Siamo di fronte a uno degli spettacoli naturali più impressionanti d’Europa. L’escursione al suo interno, circa 12 chilometri, è fra le più lunghe e impegnative dell’intera Grecia.

IMG_3591Aggirarsi in auto per le tortuose strade di montagna, avvolte come fruste sibilanti nel vuoto, significa anche incontrare villaggi deliziosi, antichi romitori e luoghi di culto perduti nel silenzio assoluto del paesaggio circostante. Il monastero Tsoukas ad esempio risale al lontano 1190. Leggenda vuole che venne edificato nel luogo del ritrovamento di un’icona miracolosa. Parzialmente distrutto e restaurato nel 1779, rinserra come in uno scrigno una piccola chiesa ricca di affreschi di gran pregio. Tutt’intorno il complesso monastico vero e proprio, con le celle in pietra oggi quasi tutte deserte. Ad una prima occhiata il luogo appare abbandonato. Dopo alcuni minuti di attesa un solo prete ci viene incontro offrendoci un vassoio colmo di Lokum, dolci caratteristici confezionati con amido, zucchero e aromatizzati in varie maniere, tipici della Turchia ma diffusi anche in Grecia. Il senso di pace è enorme, certamente superiore a quello provato nei monasteri di Meteore, magnifici ma perennemente presi d’assalto da confusionari gruppi di turisti. Qui tutto è silenzio, e si può gustare la solitudine nella sua accezione più alta. Si viene colti da un appagante senso di eternità, da una percezione del sovrumano che coglie il credente quanto l’ateo in eguale maniera.

Lontani dalla confusione delle spiagge si può infine fare un bagno nelle piscine naturali sulla strada che unisce i due piccoli nuclei abitativi di Pogoni. L’acqua è gelida, ma l’esperienza merita il brivido. Piccoli alberghi di gran pregio, come l’Aberratio boutique hotel e l’Aristi Mountain resort, offrono ospitalità al viaggiatore integrandosi perfettamente nel paesaggio. Punti di partenza ideali per andare alla scoperta della magnifica regione di Zagori. Villaggi ameni in estate, misteriosi in inverno, quando appaiono ammantati di neve, sospesi in atmosfere distanti dalla consueta percezione del tempo.

Riccardo Cenci

Foto © Riccardo Cenci

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Come arrivare

www.minoan.gr

Dove alloggiare

www.grand-forest.gr

www.aristi.eu

www.aberratio.com

Attività sportive

www.alpinezone.gr

Info

www.visitgreece.gr

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Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

1 commento

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