La Commissione incentiva i progetti per i giovani con nuove norme sui rimborsi

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Tra gli obiettivi principali, snellire la burocrazia e rendere più veloci i rimborsi per i Paesi che si impegnano in iniziative a favore dell’occupazione giovanile

Continua l’impegno dell’Unione europea a sostegno dell’occupazione giovanile. Tra le principali iniziative attive in questo senso, ricordiamo il fondo di Iniziativa giovani (Yei) e il Fondo sociale europeo (Fse). Ora l’obiettivo della Commissione, nell’ambito di questi progetti, è quello di fare in modo che i gli Stati membri riescano ad attuarli più facilmente, grazie ad un nuovo pacchetto di norme volto a diminuire la burocrazia e fare in modo che coloro che investono in questo campo possano ricevere in modo agevole e soprattutto celere dei rimborsi. In questo modo, l’intero processo di attuazione delle due iniziative europee diventerebbe più facile da percorrere per i Paesi Ue, oltre a costituire un risparmio a livello di risorse.
I primi Stati ad aver attuato le nuove norme della Commissione sono Francia e Svezia.

Destinatari dell’iniziativa sono i giovani under 25 residenti in regioni che nel 2012 hanno registrato un tasso di disoccupazione superiore al 25%. A giovarne dovrebbero essere soprattutto i cosiddetti Neet (Not engaged in Education, Employment or Training) ovvero i ragazzi che non lavorano né sono impegnati in un percorso di studi o formativo. Un esercito di giovani che, negli ultimi anni, ha raggiunto numeri preoccupanti: in Italia, secondo il recente Employment out look dell’Ocse, 1 ragazzo su 4 apparterrebbe a questa categoria. Si tratta di numeri che, insieme a quelli relativi alla disoccupazione giovanile, continuano a creare allarme in tutta Europa.

Weekly meeting of the College of the Juncker CommissionProprio per far fronte a questa emergenza la Commissione sta mettendo in atto nuove norme. Stiamo parlando di un piano da 6,4 miliardi di euro per il periodo che va dal 2014 al 2020. L’obiettivo, come sottolineato dalla Commissaria per l’occupazione e gli affari sociali, Marianne Thyssen, è quello di «rendere più facile la realizzazione sul territorio dei progetti per i giovani». La commissaria ha anche voluto ricordare come, grazie ad iniziative di questo tipo, lo scorso anno «850mila giovani hanno trovato lavoro».
Per agevolare gli Stati membri la Commissione ha messo anche a disposizione delle linee guida generali sull’utilizzo dei fondi dell’Fse, mettendo in atto procedure di semplificazione dei costi di gestione.

Già a fine maggio, l’iniziativa per i giovani aveva ricevuto un prefinanziamento di un miliardo di euro, al quale si aggiunge il piano di potenziamento dell’Alleanza europea per l’apprendistato che prevede la collaborazione di grandi aziende che, all’interno dell’Unione europea, si sono dette disposte a creare nuove opportunità per 140mila giovani fra programmi di formazione e apprendistati.

Fiasha Van Dijk

Foto © European Commission

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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