“Italiani senza frontiere”, il network patrocinato da FeBAF

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A Londra viene presentata la rete che punta a unire studenti e professionisti espatriati in tutto il mondo su temi come finanza, banca, assicurazioni e consulenza

Un network che raccolga gli italiani di tutto il mondo per costruire una rete specializzata nei settori finanziario, bancario e assicurativo. Da Londra prende il via “Italiani senza frontiere”, il progetto lanciato dalla collaborazione di FeBAF – Federazione Banche Assicurazioni e Finanza – con l’Associazione Laureati Luiss (ALL), Bocconi Alumni Community Association e la Ca’ Foscari Alumni.

Nata nel 2008 per promuovere l’aggregazione federativa tra imprese, FeBAF guarda ora con particolare interesse all’enorme potenziale di capitale umano e know how costituito dai cosiddetti expats, quei “cervelli in fuga” che se da un lato rappresentano una perdita per il Belpaese, dall’altro possono invece apportare un grande contributo per la crescita e l’arricchimento anche culturale dell’Italia. In un’economia sempre più globale, le esperienze vissute soprattutto tra le più disparate realtà europee, nordamericane e asiatiche, danno una spinta decisiva al progresso del pianeta.

Se decine di migliaia di chilometri dividono le decine di migliaia di italiani all’estero, realtà ambiziose come quella pensata da FeBAF puntano ad azzerare le distanze fisiche grazie a una struttura professionale dove l’Italia e i rapporti che legano alla madrepatria chi ha scelto o si è trovato per opportunità a dover espatriare siano fondanti.

Il lancio di “Italiani senza frontiere” è solo uno dei progetti che graviteranno intorno all’orbita del FeBAF, come ha spiegato il suo segretario generale Paolo Garonna, per l’occasione anche moderatore dell’evento. Il 2019 vedrà partire tante altre iniziative che aggregheranno gli italiani all’estero in un’ottica di professionismo idealmente senza confini. Già una ventina di studenti, ha affermato Garonna, hanno svolto stage e tirocini in Europa, America del Nord e Medio Oriente, avvicinandosi a grandi passi al mondo professionale grazie a programmi mirati e proposte specifiche.

In questo alveo rientra pienamente anche “Italiani senza frontiere”. Pur svoltosi nella cornice della capitale del Regno Unito, impegnata come ben sappiamo nel difficile e tortuoso processo di uscita dall’Unione europea, nella presentazione del progetto è stato sottolineato, tra gli altri, il forte legame con i mercati finanziari e le istituzioni Ue. Difatti, seppure la Brexit rischi di allontanare gli investimenti esteri e di far seriamente flettere l’economia del Paese, l’interesse intorno all’evento è stato alto. Oltre a investitori, policy maker e i vari addetti ai lavori, da segnalare la partecipazione di ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – e dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana.

Internazionalismo e identità non sono elementi necessariamente contrastanti. Specialmente grazie alle nuove tecnologie, FeBAF aspira ad alimentare un dibattito su tutti i temi che possano interessare i residenti all’estero rafforzando la rete tra studenti e professionisti relativamente ai settori bancario, finanziario, assicurativo e della consulenza, senza cadere in luoghi comuni e pregiudizi che troppo spesso inquinano il dialogo. In particolare, si spera di coinvolgere i più importanti centri universitari del Paese e non, cosicché questi possano diventare degli importanti punti di osservazione su quelle che saranno le tendenze e le professionalità dei prossimi anni e delle future generazioni.

 

Raisa Ambros

Foto © FeBAF

 

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Raisa Ambros
Giornalista pubblicista specializzata in geopolitica, migrazioni, intercultura e politiche sociali. Vive tra l’Italia e l’Inghilterra. Sceneggiatrice, autrice televisiva e conduttrice di programmi TV con un’esperienza decennale in televisione, Raisa è stata parte del team di docenti nel corso di giornalismo “Infomigranti” a Piuculture, il settimanale dove ha pubblicato e svolto volontariato di traduzione. Parla cinque lingue e viene spesso invitata nelle conferenze come relatrice sulle politiche di integrazione.

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