La fregata europea “Margottini” in Medio Oriente e Mar Arabico

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Diplomazia del mare a supporto del Sistema Paese. Progettata per raggiungere una velocità massima di 27 nodi e accogliere fino a 200 persone, ritornerà dopo il 7 marzo

Partita giovedì 17 gennaio dalla base navale di La Spezia, la Fregata Europea Multi MissioneCarlo Margottini”, ha iniziato una campagna navale che la vedrà operare in Medio Oriente e Mar Arabico, con compiti di presenza e sorveglianza e al tempo stesso  condurre una campagna diplomatica navale a supporto del Sistema Paese.

La missione è stata presentata a Roma presso lo storico Palazzo della Marina, dal Comandante di vascello Mauro Panarello dell’Ufficio Pubblica Informazione della Marina Militare, che ha sottolineato come si tratti di «una importante missione per la presenza e sorveglianza in un tratto di mare rilevante per il nostro Paese, sia per la diplomazia navale durante le soste nei porti che saranno visitati, sia per presentare alle tante Marine che si incontreranno, l’industria nazionale del comparto della difesa rappresentata dal Made in Italy, in sinergia con Fincantieri, il Gruppo Leonardo che produce sistemi navali complessi e il radar 3D. La MBDA leader mondiale nell’industria dei sistemi  missilistici, el’Elettronica Group sono presenti in questa nave con sistemi ad altissima tecnologia, elementi che vengono utilizzati dalle Forze Armate di oltre 30 Paesi per missioni operative, che vanno dalla sorveglianza strategica al dominio elettromagnetico, applicazioni avioniche, navali e terrestri».

La Margottini è la terza di dieci fregate costruite nell’ambito FREMM (acronimo che deriva sia dall’italiano Fregate europee multi-missione sia dal francese Frégates européennes multi-missions) che al momento costituisce la spina dorsale della Marina militare italiana. Le FREMM rappresentano in ambito europeo e internazionale un notevole veicolo di promozione e molte opportunità commerciali del Made In Italy.  La stessa Leonardo sta negoziando su piattaforme di cantieri esteri, evoluzioni delle architetture dei Sistemi di Controllo di FREMM. La Margottini è progettata per raggiungere una velocità massima di 27 nodi e accogliere fino a 200 persone. È in grado di garantire un alto grado di flessibilità e operare in un ampio spettro di scenari operativi e situazioni tattiche. La Margottini, al comando del capitano di fregata Marco Guerriero, attraverserà il Canale di Suez per raggiungere il Mar Rosso e successivamente Gibuti dove è previsto che rimarrà dal 28 gennaio al 1° febbraio.

Raggiungerà  Karachi in Pakistan, dove prenderà parte all’esercitazione multinazionale biennale AMAN 2019 con la Marina Pakistana insieme ad altri 19 Paesi, anche europei, in ambito NATO. Seguirà poi l’importante tappa a carattere diplomatico e di supporto all’industria nazionale ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, ove parteciperà alla “Naval Defence Exhibition” dal 16 al 21 di febbraio. Sarà poi la volta della tappa di Damman (23-26 febbraio) seguita da quella di Kuwait City (27 febbraio – 2 marzo ) nel cui Paese vi è un importante programma da aggiudicarsi nel settore navale per potenziare e rinnovare la flotta. La Fregata Margottini lascerà il Golfo Arabico  sosterà a Mascate dal 4 al 7 marzo, per fare poi ritorno in patria.

Grazie alla presentazione dell’evento, è stato possibile visitare la sala storica ovvero lo studio ove operò per decenni l’illuminato ammiraglio Paolo Thaon di Revél (1859 – 1948) che, nominato guardiamarina nel 1877, fu imbarcato sulla corvetta Garibaldi compiendo la circumnavigazione del mondo dal 1879 al 1882. Fu direttore dell’Accademia Navale di Livorno, comandò la corazzata Vittorio Emanuele, contrammiraglio nel 1910 ebbe la carica di capo di Stato Maggiore della Marina dal 1913 al 1915, quindi comandante in capo del dipartimento marittimo di Venezia, ancora capo di Stato maggiore fino al 1919. Artefice della strategia navale della Regia Marina prima durante e dopo la prima guerra mondiale. Fu Ministro della Marina nel 1922 ma lasciò l’incarico nel 1925 per divergenze con il governo di allora. Svolse incarichi importanti al ministero fino al 1943.

In questa sala dedicata al “Padre della vittoria sul mare” sono presenti l’ampia  scrivania, la poltrona, numerosi cimeli, libri, la sciabola dall’elsa cesellata donata dall’Accademia Navale di Livorno, la preziosa spada in argento e platino regalata dalla citta di Trieste all’allora Ministro della Marina, in occasione della consegna, nel 1924, dell’ancora e della catena della nave Audace. In una delle sue audizioni Paolo Thaon di Revél definì la storia «un’arma che collega il passato con il futuro, nei prossimi trenta anni quattro quinti della catena alimentare saranno originati dal mare, è per questo che il possesso e la presenza dell’uomo sul mare dovrà essere assicurata con l’uso legittimo delle risorse da parte di tutti».

 

Giancarlo Cocco

Foto © Giancarlo Cocco

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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