La Georgia verso l’Ue: «Obiettivo difficile ma possibile»

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Il premier Garibashvili: «L’Europa fa parte della nostra storia. E la Russia non farà pressioni su Tbilisi come con l’Ucraina»

«La Georgia vuole diventare un membro a tutti gli effetti della grande famiglia europea»: lo ha dichiarato ieri il premier georgiano Irakli Garibashvili durante un’intervista televisiva, in cui ha voluto sottolineare che l’ingresso nell’Ue di Tbilisi «rappresenta un traguardo difficile da raggiungere, ma non irraggiungibile».
Garibashvili ha voluto così rispondere a coloro che criticano questa svolta europeista della Georgia: «Non c’è niente di anormale in questo percorso, che il nostro Paese ha iniziato secoli fa: semplicemente, è un processo politico naturale avviato dai nostri illustri antenati, che noi andiamo a completare».

Nonostante la prudenza del governo, l’iter di avvicinamento di Tbilisi a Bruxelles sembra comunque procedere senza particolari ostacoli: nei giorni scorsi una risoluzione del Parlamento Europeo ha di fatto aperto all’ingresso della Georgia nell’Ue, come dell’Ucraina e della Moldova, purchè ciò avvenga “nel pieno rispetto dei principi di democrazia, e delle libertà fondamentali e dei diritti delle minoranze”. Un atto che segue di poco il placet della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti Ue, che lo scorso 9 aprile da Vilnius aveva espresso il proprio sostegno al processo d’integrazione europea di Tbilisi, Kiev e Chishinau.

A differenza di quanto accaduto con l’Ucraina, sembra ormai certo che il cammino della Georgia verso l’Area di libero scambio con l’Ue non verrà intralciato dalla Russia, nonostante tra i due Paesi esistano ancora delle frizioni sulla questione delle repubbliche secessioniste filorusse dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud, all’origine di un breve ma cruento conflitto nell’estate 2008. Il Rappresentante speciale per l’Ue Zurab Abashidze, al termine di un incontro avuto lo scorso 17 aprile a Praga con il viceministro degli Esteri russo Grigorj Karashin, ha infatti annunciato che «la Russia non eserciterà alcuna pressione sulla Georgia in vista della firma dell’Accordo di Associazione con l’Ue, e ciò è un fatto di enorme significato». Secondo quanto riferito da Abashidze, sarebbe stato lo stesso Karashin a offrire esplicite garanzie al governo di Tbilisi.

L’Accordo di Associazione tra l’Ue e la Georgia, che permetterà a Tbilisi di far parte di un’area di libero scambio con i 28 Paesi comunitari, dovrebbe essere siglato entro la prossima estate.

Alessandro Ronga

Foto © European Community, 2014

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Alessandro Ronga
Giornalista e blogger, si occupa di Russia e dei Paesi dell'ex Urss. Scrive per il quotidiano "L'Opinione" e per la rivista online di geopolitica "Affari Internazionali". Ha collaborato per il settimanale "Il Punto". Nel 2007 ha pubblicato un saggio storico sull’Unione Sovietica del dopo-Stalin.

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