«Germania e Italia non potranno evitare la cessione di ulteriore sovranità all’Europa»

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L’ambasciatore tedesco Reinhard Schäfers sottolinea come le riforme possano ridare al Belpaese verso l’esterno il peso che le è consono

La partecipazione a Milano dell’ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia e a San Marino, Reinhard Schäfers, in occasione del ricevimento annuale della Camera di Commercio italo-tedesca è stata l’occasione per fare il punto sui rapporti fra i due Paesi in un momento storico molto delicato per l’Unione europea, con la crisi ucraina, quella greca e dopo i recenti attacchi terroristici di Parigi. L’evento è stato introdotto dal presidente della Camera di Commercio italo-tedesca Erwin Rauhe e ha visto l’intervento di Massimo Garavaglia, assessore Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia, e di Emma Marcegaglia, presidente Businesseurope.

L’ambasciatore nel corso del suo discorso ha toccato anche il tema delle riforme: «La Germania e l’Italia sono sostanzialmente predestinate ad assumere una funzione guida, a dare impulsi e a procedere con idee comuni. Con il presidente del Consiglio Renzi l’Italia ha un politico giovane, dinamico e molto ambizioso. Da un anno a questa parte si sta lavorando ancora più duramente di prima al processo di riforme in Italia. Renzi non vuole modernizzare l’Italia soltanto al suo interno, bensì farà di tutto per ridare al Paese anche verso l’esterno il peso che gli è consono. Egli vuole portare avanti rapidamente la riforma della giustizia, la riforma costituzionale, il risanamento del bilancio, privatizzazioni, lotta alla corruzione e una riforma dell’istruzione. Se avrà successo, potrà garantire all’Italia in modo duraturo un ruolo futuro ancora più importante in Europa».

Il rappresentante della diplomazia tedesca in Italia ha poi posto l’accento sull’importanza della Camera di Commercio attiva in diversi campi economici e sociali nel Belpaese, affiancando progetti per la formazione professionale e l’occupazione giovanile. Prova ne sia il suo coinvolgimento nelle recenti visite del Vice Cancelliere Gabriel a Roma e quella della Cancelliera Merkel a Firenze. Questo proprio mentre «la crisi economica e finanziaria ha lasciato le sue tracce nella percezione reciproca, e in Italia si è diffusa un’immagine piuttosto critica della politica tedesca e delle sue intenzioni».

I due Paesi, fondatori della Comunità prima e dell’Unione (europea) oggi, continueranno a collaborare strettamente come fanno da 60 anni. E inoltre «la Germania, l’Italia, così come gli altri Stati membri dell’Europa non potranno a mio avviso evitare la cessione di ulteriore sovranità all’Europa» – ha sottolineato Schäfers – «Se vogliamo adoperarci a favore dei valori europei o avere successo nella concorrenza internazionale anche se nel confronto globale siamo dei piccoli Paesi, lo possiamo fare solo agendo nella comunità di uno spazio economico e politico che conta 500 milioni di persone».

 

Klivia Böhm

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