Il caso dell’ex spia avvelenata: secondo il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk appare probabile il coinvolgimento della Russia
Tornano a infiammarsi i rapporti fra Mosca e l’Ue. La premier britannica Theresa May parla apertamente di una strategia russa contro l’Europa, incassando la solidarietà dei principali leader del Vecchio Continente. Un disegno che sarebbe volto a influenzare lo scacchiere politico a tutto vantaggio del Cremlino.
L’Unione europea ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore a Mosca, mentre il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, esprimendo la posizione unanime dei 28 Paesi membri, ritiene molto probabile il coinvolgimento della Russia nell’avvelenamento da gas nervino dell’ex spia Sergei Skripal e della figlia. Dichiarazioni molto forti, che avvengono mentre è in corso il vertice di Bruxelles. Accuse sempre respinte al mittente dal Cremlino come assurde, infondate e assolutamente prive di evidenza.
Addirittura scioccanti le frasi pronunciate dal ministro degli Esteri britannico Boris Johnson, il quale ha paragonato i prossimi mondiali di Russia alle Olimpiadi berlinesi del 1936, stabilendo un parallelismo fra Putin e Hitler. Frasi inaccettabili secondo la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova, indegne di qualsiasi dibattito civile e pericolose per la pace, tanto più perchè rivolte a un Paese che ha contribuito in maniera decisiva alla sconfitta del nazismo.
La Gran Bretagna, sotto l’emotività generata dal caso Skripal, rischia di coinvolgere l’Ue in un nuovo scontro con Mosca. Compito dell’Europa mantenere un atteggiamento responsabile ed equilibrato, mantenendo aperto il dialogo con un partner importante come la Russia.
Oksana Tumanova
Foto © European Union, Kremlin.ru