L’Europa della conoscenza, lo sviluppo tramite ricerca e innovazione

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Conferenza Aises in onore a Carlo Azeglio Ciampi

Presentato il libro dedicato all’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi. Papa Francesco candidato al premio Aises “Sulle spalle dei giganti” 2015

Puntare su un’Europa unita non solo sul piano economico e finanziario – dibattito sulla crisi greca a parte – ma dove il fattore principale di integrazione siano la ricerca e l’innovazione, fondamentali per la crescita culturale, lo stimolo agli investimenti e la competitività nei mercati globali. Questo il tema di fondo dell’incontro “Costruire l’Europa della conoscenza: lavoro, ricerca e innovazione”, svoltosi il 2 luglio presso la sala della Regina di palazzo Montecitorio e organizzato dall’Accademia internazionale per lo sviluppo economico e sociale (Aises) in onore del presidente onorario Carlo Azeglio Ciampi. Molti i relatori di spicco, quali il premio Nobel e senatore a vita Carlo Rubbia, il presidente di Aises Valerio De Luca, il presidente della Treccani Franco Gallo, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, l’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano, e Dominick Salvatore, della Fordham University di New York.

Prof. Valerio De Luca e Prof. Dominick Salvatore
Valerio De Luca e Dominick Salvatore

«La vera sfida degli uomini nuovi nell’Europa della conoscenza sarà quella di saper combinare flessibilità, innovazione e dinamismo con le ragioni dell’equità, della sostenibilità ambientale e della coesione sociale», sostiene De Luca, «salvaguardando la solidarietà tra generazioni, il rispetto della persona umana e la tutela dei diritti sociali, che caratterizzano quel patrimonio di radici, di valori e di beni comuni “made in Europe” che non ci stancheremo mai di esportare nel mondo. L’innovazione e la ricerca possono fondare un nuovo modello di governance e fornire gli strumenti di policy adeguati per affrontare le sfide dell’Europa nel mondo». Questo il gap da colmare da parte dell’Italia, più di altri Paesi, perché resti al passo con lo sviluppo esploso in particolare negli ultimi venti anni.

In questo ambito si inserisce la realizzazione del volume dell’Aises La sfida europea. Riforme, crescita e occupazione, curato da Dominick Salvatore e Valerio De Luca ed edito da Franco Angeli. Dedicato all’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il manuale si compone di 41 contributi di leader internazionali, studiosi ed esperti del settore che mettono sotto la loro lente di ingrandimento la moderata ma costante ripresa dell’Unione europea e i possibili interventi a sostegno delle future prospettive di crescita dell’economia continentale.

De Luca - Giannini - Sergio
Massimo Giannini, Erminio Sergio e Valerio De Luca

Un possibile strumento a supporto di questo tipo di politiche potrà inoltre venire dalla start-up presentata dal presidente di Aises Young Erminio Sergio, che si inserisce in un’ottica di spinta tecnologica e di cambiamenti sociali radicali. Si tratta di una piattaforma multimediale che ha l’obiettivo di formare alla leadership e fungere da intermediario tra aziende, accademie e giovani per un reclutamento che si adatti realmente alle esigenze del mercato del lavoro «attraverso un modello collaborativo basato su tecniche di apprendimento innovative: corsi online di stampo non generalista, giochi educativi ispirati a business cases, un forum online con speaker d’eccellenza che abbia la funzione di condensatore di best practice», spiega Sergio. L’approccio sarà fondato sul «problem solving e la condivisione intergenerazionale dell’esperienza, che rappresenta il vero valore aggiunto di questa idea».

Accademia Internazionale per lo Sviluppo Economico e SocialeAffiancando al concetto di “know how”, sapere “come” fare qualcosa, quello di “know why”, sul perché farla. Tra i due miliardi stimati di potenziali studenti nel mondo molti non potranno realizzare i loro sogni, spesso per motivi pratici come la distanza da università, l’eccessiva durata dei corsi, il costo elevato delle tasse universitarie. La piattaforma mira così a una formazione più inclusiva basata su equità sociale e meritocrazia, di cui chiaramente beneficerebbero le stesse aziende. I giovani dell’Aises hanno già stipulato accordi di partenariato con associazioni straniere, come lo scambio lo scorso ottobre tra Roma e il King’s College di Londra o con gli studenti di Finanza della Strathmore University di Nairobi in Kenya per un lavoro congiunto sull’economia dei Paesi emergenti.

In tali scenari di interscambio l’Italia potrebbe anche riequilibrare la questione della “fuga di cervelli”, non trovandosi così solo in una situazione deficitaria. Come ha sottolineato Carlo Rubbia, il fenomeno non sarebbe più visto solo in maniera negativa se contemporaneamente importassimo studiosi e lavoratori qualificati dagli altri Paesi, con benefici per tutti i settori interessati e per le Nazioni coinvolte. Anche se, aggiunge Rubbia, già che «si è invogliati ad andare in luoghi che offrono opportunità non presenti nel Paese d’origine, l’Italia non ha ancora questa offerta che potrebbe dare la spinta a questa immigrazione».

Costruire l’Europa della conoscenza: lavoro, ricerca e innovazioneA margine del convegno è stata, infine, presentata la candidatura di papa Francesco per il Premio Aises Young 2015 “Sulle spalle dei giganti” – nome che riprende l’affermazione di Isaac Newton «se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle dei giganti». Dopo i conferimenti a Ciampi nel 2013 e al presidente della Banca centrale europea Mario Draghi l’anno successivo, la scelta deriva dal messaggio di speranza per le giovani generazioni pronunciato nel discorso al Parlamento europeo sul mantenimento della «realtà delle democrazie» contro la «pressione di interessi multinazionali» e al riferimento alla nuova solidarietà universale contenuto nella recente enciclica “Laudato si”.

Raisa Ambros

Foto © Aises

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Raisa Ambros
Giornalista pubblicista specializzata in geopolitica, migrazioni, intercultura e politiche sociali. Vive tra l’Italia e l’Inghilterra. Sceneggiatrice, autrice televisiva e conduttrice di programmi TV con un’esperienza decennale in televisione, Raisa è stata parte del team di docenti nel corso di giornalismo “Infomigranti” a Piuculture, il settimanale dove ha pubblicato e svolto volontariato di traduzione. Parla cinque lingue e viene spesso invitata nelle conferenze come relatrice sulle politiche di integrazione.

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