Questa mattina il lancio del razzo Proton che ha segnato l’inizio della missione che vede la collaborazione delle Agenzie spaziali europea e russa. Ruolo di primo piano anche per l’Italia
Alle 10:31 italiane il razzo Proton è stato lanciato dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan. Ha avuto così inizio ExoMars2016, la missione europea che, dopo il lancio di Marx Esxpress, avvenuto ormai dodici anni fa, segna il ritorno dell’Europa sul pianeta rosso. La missione è frutto della collaborazione fra l’Agenzia spaziale europa (Esa) e quella russa (Roscosmos). Notevole anche il contributo italiano, grazie alla partecipazione dell’Agenzia Spaziale Italia (Asi), nel ruolo di principale finanziatore e a Finmeccanica e Thales Alenia Space Italia, responsabile della progettazione.
La missione è costituita da due fasi: in questa prima, il razzo Proton porterà sul pianeta rosso la sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), che rimarrà per sette nell’orbita di Marte, e il lander Edm (Entry, Descent and Landing Demonstrator), dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli.
Il lander avrà il compito di provare che l’Europa può atterrare sul suolo marziano. La missione, in questa prima fase dovrà infatti dimostrare il grado di avanzamento delle tecnologie europee e analizzare la superficie del pianeta rosso, in modo da ottenere elementi che possano provare l’eventuale presenza di vita su Marte, presente o passata.
L’arrivo nell’orbita di Marte è previsto fra sette mesi. Secondo quanto stabilito, il modulo Schiaparelli dovrebbe sganciarsi il 16 ottobre, per poi atterrare sul pianeta rosso il 19.
La seconda fase della missione partirà invece nel 2018 e prevede l’atterraggio sulla superficie marziana di un rover dotato di un trapano capace di perforare la superficie del pianeta fino a due metri di profondità.
Grande soddisfazione per il contributo italiano alla missione è stata espressa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi
#ExoMars è l'Europa che ci piace. E l’Italia di cui siamo orgogliosi. @ASI_spazio @finmeccanicaIT
— Matteo Renzi (@matteorenzi) March 14, 2016
Questa missione rappresenta «un’opportunità unica per capire il nostro vicino di casa, il pianeta rosso, un’opportunità di portare la civiltà fuori dal pianeta terra» ha commentato l’astronauta italiano Roberto Vittori dal centro Altec di Torino, dove ha assistito alla diretta del lancio.
Valentina Ferraro
Foto © ESA–Stephane Corvaja, 2016