Libia: Usa e Paesi Ue condannano le barbarie dell’Isis

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Appello ai libici affinché «combattano la minaccia dei gruppi terroristici transnazionali». Gentiloni: «Accordo in poche settimane o ci troveremo con un’altra Somalia»

«I Governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti condannano con forza gli atti barbarici che terroristi affiliati all’Isis stanno perpetrando nella città libica di Sirte. Siamo profondamente preoccupati dalle notizie che parlano di bombardamenti indiscriminati su quartieri della città densamente popolati e atti di violenza commessi al fine di terrorizzare gli abitanti». Questo quanto si legge in una nota congiunta diramata in queste ore, nella quale i sei Governi evidenziano come l’aggravarsi della situazione in Libia richieda l’intervento urgente da parte della comunità internazionale.

Usa ed Europa si trovano dunque fianco a fianco per richiedere un intervento di tipo politico, che in primo luogo preveda un accordo fra le fazioni libiche contro il Califfato. L’appello è rivolto al Parlamento di Tobruk, l’unico internazionalmente riconosciuto che, tuttavia, sembra prediligere un altro tipo di soluzione per contrastare la violenta avanzata dell’Isis.
Il governo di Tobruk ha infatti lanciato un appello «ai fratelli Paesi arabi affinché lancino raid aerei contro le posizione del gruppo terroristico Isis». Tobruk si sarebbe anche rivolto alla Lega Araba, riunita in seduta straordinaria oggi al Cairo, per richiedere la fine dell’embargo sulle armi (imposto nel 2011 dall’Onu).

Di tutt’altro tenore, invece, l’appello di Europa e Usa nel quale si auspica, come detto, una soluzione politica, senza interventi militari.
Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti, nella nota ribadiscono «ancora una volta che non esiste una soluzione militare al conflitto politico in Libia», esprimendo la loro preoccupazione «per la situazione economica e umanitaria che peggiora giorno dopo giorno. Siamo pronti – dichiarano i Governi – a sostenere la messa in pratica di questo accordo politico, affinché il Governo di Concordia Nazionale e tutte le nuove istituzioni nazionali possano funzionare efficacemente e venire incontro alle necessità più urgenti del popolo libico».

Paolo GENTILONI«Facciamo appello – si legge ancora nella nota – a tutte le fazioni libiche che desiderano un Paese unificato e in pace affinché uniscano le proprie forze per combattere la minaccia posta da gruppi terroristici transnazionali che sfruttano la Libia per i loro scopi». Soddisfazione viene poi espressa per «la recente sessione di negoziati per il dialogo politico svoltasi a Ginevra» con il conseguente «appoggio al processo di dialogo guidato dal Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Bernardino Leon».

Il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, in un’intervista apparsa sul quotidiano “La Stampa” parlando della questione libica, ha dichiarato: «Non dobbiamo perdere la speranza di trovare una base minima per ricostruire una Libia unita e più stabile. Far rullare i tamburi senza questa base minima è inutile, dobbiamo insistere sul piano negoziale».

Il ministro ha tuttavia sottolineato come la componente del tempo, viste le circostanze, sia fondamentale: «Il tempo è cruciale e non è illimitato – ha spiegato Gentiloni  – specialmente oggi che la presenza di Daesh a Sirte ha assunto caratteristiche allarmanti: o si chiude in poche settimane o ci troveremo con un’altra Somalia a due passi dalla costa e dovremo reagire in modo diverso».

 

Valentina Ferraro
Foto © European Parliament

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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