L’Islam in Europa attraverso la cultura

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Con la prima università in Italia si cerca di creare un punto di riferimento per convertiti e musulmani arrivati nel Belpaese nel pieno rispetto dei principi della civiltà occidentale

Nasce in Italia la prima Università Islamica d’Italia che sará la prima in Europa. L’idea é nata dall’attuale presidente Giampiero Kaled Paladini, fondatore dell’iniziativa. Italiano di nascita, convertitosi all’Islam da alcuni anni, giá presidente di Confime, Confederazione imprese mediterranee, specializzata in rapporti commerciali con il Medio Oriente, Paladini spiega lo stato di avanzamento del progetto: «L’intento dell’Universitá Islamica è quello di fare istruzione, dare agli occidentali la possibilità di poter conoscere da vicino la cultura islamica e ai musulmani la possibilità di capire che si può essere tali nel pieno rispetto dei principi della civiltà occidentale. Dal punto di vista didattico e istituzionale, la nostra università non è diversa dalla Cattolica di Roma e Milano, solo che al posto del Crocifisso ci saranno i Versetti del Corano».

IMG_0013Paladini che ha già investito parecchio in questo progetto spera anche in un giro di investimenti privati, soprattutto da parte dei Paesi Opec che invoglia attraverso lo slogan “Un milione di barili di petrolio per la gloria di Allah e la pace tra i popoli“. L’obiettivo principale del progetto è quello di dare una casa scientifica prima di tutto alla comunità islamica italiana, in Europa, ma con ampia apertura a tutti, e poi un luogo internazionale nel nome della scienza e della cultura, di incontro, dialogo e reciproca conoscenza tra il mondo mediorientale e quello occidentale che costituisse anche una barriera di contrasto a tutti gli estremismi e terrorismi sia orientali che occidentali, nella convinzione che la guerra contro tali mali terribili non si vince con le armi ma con la cultura e l’informazione.

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Tiziana Ciavardini

Da qualche settimana è stata nominata portavoce della presidenza dell’Università Islamica l’antropologa giornalista Tiziana Ciavardini che ben conosce le tematiche dell’Islam. «L’Università Islamica» – dichiara la Ciavardini – «è un progetto doveroso e urgente in un Paese in preda all’isterismo e all’islamofobia in cui vi è ancora molta confusione sui principi islamici. L’università sarà il punto di riferimento per le seconde generazioni nate in Italia e per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla comprensione della religione. Sarà aperta a tutti e sarà molto importante integrare i due più grandi gruppi nell’Islam, gli sciiti e i sunniti. É importantissimo sin da ora allontanare qualunque sospetto possa generare una costosa e difficile impresa come questa. Tutti all’interno dell’Università lavoriamo per il dialogo e la pace tra i popoli e dunque tra le religioni».

IMG_0012L’Università Islamica sarà il fiore all’occhiello dell’Italia anche nella comunità europea in quanto ad oggi non ne esistono altre. É già scaricabile dal sito universitario il corso agli Imam e ai responsabili di Centri culturali islamici presentato anche al Ministero dell’Interno, che sarà diretto dal già Imam della grande moschea di Roma Abdel Fattah Hassan. Il corso prevede anche un modulo dedicato alla sicurezza e alla prevenzione dei fondamentalismi. Ci saranno lezioni dedicate alla costituzione italiana, al diritto pubblico e all’intelligence per la prevenzione della formazione di cellule di violenza nelle moschee. E’ necessario ora piú che mai aggiornare la formazione degli Imam e dei dirigenti dei Centri culturali islamici, come nei programmi di UnIslamItalia, in collaborazione con le istituzioni italiane che si occupano di sicurezza, per la nascita di una nuova e moderna classe dirigente italiana ed europea, valorizzando i tanti connazionali convertiti all’Islam la maggior parte dei quali in possesso di ottima cultura generale e consapevolezza dei valori costituzionali e civili della societá occidentale.

IMG_0015Solo così si potrà distinguere prima e coniugare poi fede religiosa e impegno civile per la democrazia e la libertá contro ogni terrorismo di qualsiasi natura o matrice. «Il corso è molto apprezzato dalle forze dell’ordine che saranno parte del corpo docente», dichiara Paladini. Per ora il progetto della prima Università Islamica Italiana sta procedendo secondo i tempi previsti e da pochi mesi è stato presentata la lottizzazione per la realizzazione del nuovo ateneo in Monteroni di Lecce ed è stata aperta una sede distaccata a Omegna, nel Nord Ovest, nell’edificio che un tempo fu la fabbrica di caffettiere della Bialetti a Crusinallo. Lì ci sarà il Dipartimento di Scienze Economico-Finanziarie e l’obiettivo è avviare un master internazionale di diritto e finanza islamica. Insomma molte materie da studiare a partire da ottobre prossimo in attesa del riconoscimento del Miur. «Dobbiamo solo augurarci che progetti di questo genere vengano supportati da tutta la classe dirigente italiana e accettati quali mezzo per difendere l’Italia dall’Islamofobia» – conclude Paladini – «e soprattutto vedere in essi la possibilitá di poter controllare da vicino eventuali musulmani o simpatizzanti con idee sovversive».

 

 

Ayla Şahin

 

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